Milano – SpaceX si prepara ad andare là dove nessuno è mai giunto prima: il terzo lancio completato con successo di un vettore Falcon e di una capsula Dragon, entrambi destinati a essere “riciclati” in lanci successivi, è stato un successo e ciò dovrebbe garantire ottime prospettive ai piani dell’azienda. Piani fatti di nuovi lanciatori, di un piano di attività commerciale per conto NASA da e verso la Stazione Spaziale Internazionale. E pure, manco a dirlo, di esplorazione del Sistema Solare che – sebbene rinviata – resta una priorità.
Iniziamo dall’ attualità . Il lancio della combinazione di un vettore Falcon e di una capsula Dragon, quest’ultima destinata al rifornimento della ISS, è avvenuto con successo dalla piattaforma 39A di Cape Canaveral: dopo un primo rinvio , lo scorso sabato finalmente il Falcon si è alzato in volo e ha spedito in orbita il suo payload, per poi fare ritorno in perfetto assetto e senza incidenti a terra . Il lanciatore con sistema di atterraggio è uno dei punti di forza della tecnologia SpaceX: questo è il terzo lancio di fila, su tre, che si conclude con successo e segna un importante punto di arrivo per la sperimentazione di questo sistema che dovrebbe ridurre i costi di esercizio per le attività spaziali.
Il lancio dalla piattaforma storica , la stessa dalla quale prese il volo l’Apollo 11 che portò Armstrong e Aldrin sulla Luna, costituisce un momento particolarmente significativo in vista di un’altra sperimentazione che SpaceX punta a cominciare a cavallo tra primavera ed estate: dopo Falcon 9 toccherà a Falcon Heavy , la combinazione di 3 vettori Falcon in un solo vettore che se porterà a termine il lancio diventerà il più potente vettore in circolazione ed operante. Con quel tipo di vettore in gioco SpaceX potrà iniziare a pensare ancora più in grande: un singolo lancio potrà portare più peso in orbita o spingere il suo carico più veloce e più lontano.
Ci sono due possibili sviluppi futuri per tutto questo. Innanzi tutto la Dragon 2 , seconda versione della capsula da lanciare in cima al Falcon: la seconda versione sarà ovviamente più evoluta e, soprattutto, sarà in grado di trasportare esseri umani a bordo. Per arrivare a questo risultato occorrerà garantire una serie di requisiti di sicurezza, naturalmente, e attraversare una sequenza di verifiche e test che NASA imporrà a SpaceX: il supporto e il confronto con l’agenzia spaziale statunitense saranno preziosi per accelerare il processo di sviluppo, in vista di quello che – dopo aver traghettato merci e astronauti da e verso la Stazione Spaziale – sarà il prossimo obiettivo di SpaceX.
Elon Musk e compagni continuano a puntare a Marte : spedire una sonda, una capsula e potenzialmente anche esseri umani sul Pianeta Rosso era un progetto in programma per il 2018, ma ora dall’azienda fanno sapere che tutto subirà un rinvio. L’attenzione è focalizzata su Falcon Heavy e Dragon 2, dunque meglio prendersi tempo per fare le cose per bene: il lancio verso Marte è stato riprogrammato per il 2020, ci sarà più tempo per progettare e perfezionare il sistema di atterraggio (anzi, di ammartaggio) che nel caso di SpaceX prevederà un sistema a reazione che farà adagiare la capsula dolcemente sul suolo marziano.
Luca Annunziata