Il viaggio inaugurale di Dragon è arrivato a destinazione : dopo un giorno di viaggio e una partenza un po’rocambolesca , il vascello-cargo di SpaceX si è avvicinato alla Stazione Spaziale Internazionale quel tanto sufficiente da permettere al braccio robotico Canadarm2 di “catturarlo” e infine agganciarlo alla stazione.
La missione di rifornimento di Dragon – CRS-1, prima di 12 missioni per un contratto con NASA che per SpaceX vale oltre 1,5 miliardi di dollari – durerà 18 giorni , periodo di tempo in cui il vascello resterà attraccato alla Stazione orbitante mentre gli astronauti preleveranno i rifornimenti e riempiranno la capsula con attrezzatura ed esemplari scientifici da rispedire sulla Terra.
Il 28 ottobre, termine ultimo della missione CRS-1, il braccio robotico aggancerà di nuovo Dragon e rimetterà il vascello in orbita discendente verso il Pianeta; la capsula dovrebbe poi ammarare al largo della costa della California del Sud sei ore dopo.
Procede dunque senza eccessivi intoppi il progetto di “space business” privato messo in piedi dalla SpaceX di Elon Musk, anche se l’esplosione di uno dei motori “Merlin” del razzo vettore Falcon 9 – evento a cui hanno assistito tutti quelli che hanno visionato le immagini della partenza, in diretta o in differita – ha provocato la messa in funzionamento di un satellite commerciale (obiettivo secondario della missione CRS-1) a un’orbita più bassa di quanto inizialmente previsto.
Di particolare importanza l’ aspetto scientifico della prima missione “ufficiale” di Dragon, visto che la comunità di ricercatori ha un gran bisogno di poter fare affidamento su un vettore sicuro attraverso cui mettere le mani sui preziosi campioni studiati in condizioni di microgravità sulla ISS.
Alfonso Maruccia