Milano – Dopo una conferenza stampa visionaria, Elon Musk ci scherza su: “Fly me to the moon” cinguetta, citando la celeberrima canzone, e ribadisce l’ambizione che permea tutta il progetto SpaceX. Non solo cargo da e verso la Stazione Spaziale, non solo ambizioni marziane: l’obiettivo più prossimo, e forse più fattibile, è un giro attorno alla Luna e ritorno, con due passeggeri paganti a bordo . Un giro attorno all’isolato di una settimana da completare nel 2018 , un passo importante e una sfida al resto dell’industria aerospaziale: NASA compresa.
Fly me to the moon… Ok https://t.co/6QT8m5SHwn
— Elon Musk (@elonmusk) February 27, 2017
Certo ci sono un po’ di ostacoli tecnici, per così dire, da superare. A oggi la Dragon 2, e soprattutto la Dragon 2 adatta ad ospitare carico umano a bordo, non è ancora un velivolo testato, sperimentato e pronto: SpaceX sta lavorando in questa prospettiva, ha ottimizzato il proprio lanciatore con funzione di ritorno a terra automatico, ma è indispensabile completare il programma di sviluppo del Falcon Heavy per aumentare la potenza e ottenere la spinta necessaria a spingersi oltre l’orbita terrestre . Poi ci sono tutte le garanzie necessarie a garantire la sicurezza degli esseri umani a bordo, compreso il sistema di navigazione e di comunicazione da e verso la Terra.
Poi c’è da selezionare un equipaggio: Musk ha lasciato intendere che si tratterà di due passeggeri paganti , ma non ha chiarito quale sarà il prezzo del biglietto per salire a bordo della Dragon 2. Certo non sarà economico: si parla di parecchi milioni di dollari, una percentuale significativa del fatturato annuale di SpaceX, e bisognerà anche assumersi tutti i rischi del caso: Musk non esclude che ci saranno dei pericoli nel tentare il primo viaggio nello spazio profondo a bordo della Dragon 2, ma i passeggeri “Saliranno a bordo con gli occhi ben aperti, sapendo che ci sono dei rischi”. Di certo i fortunati che saranno selezionati non saranno “degli sprovveduti”, e in ogni caso saranno sottoposti a un intenso programma di addestramento che dovrebbe trasformarli in astronauti veri e propri.
A quanto pare comunque Musk e compagni avrebbero già scelto i fortunati che saranno spediti a fare un giro attorno alla Luna – nessun allunaggio comunque, ma si tratterà comunque di un’esperienza che fino a questo punto pochissimi esseri umani possono affermare di aver fatto. Il 2018 non è neppure un anno scelto a caso, visto che si parla di 50 anni dal primo viaggio analogo messo in piedi dalla NASA con l’Apollo 8 , e proprio la NASA è il principale concorrente per questa iniziativa di SpaceX. L’ente spaziale USA si sta preparando infatti a testare la sua capsula di nuova generazione, l’Orion, e proprio una rotta circumlunare potrebbe essere il viaggio giusto per inaugurare la nuova era spaziale di esplorazione.
Che fine hanno fatto però tutte le ambizioni riguardo il viaggio su Marte? SpaceX non si è dimenticata del progetto, probabilmente, ma Musk deve essersi reso conto che partire direttamente per il pianeta rosso sia un passo davvero azzardato. Girare attorno alla Luna è un obiettivo ambizioso ma decisamente più alla portata per lunghezza del viaggio, una settimana circa, e rischi calcolati : una tappa intermedia che dovrebbe rendere più chiaro se lo sforzo di SpaceX di raggiungere Marte possa essere coronato dal successo nei tempi prospettati, o se invece servirà più tempo per sistemare tutti i dettagli necessari a portare davvero l’umanità a spasso per il Sistema Solare a bordo di una navicella privata.
Luca Annunziata