SpaceX ha lanciato 143 satelliti nello spazio con il razzo Falcon 9, stabilendo il record mondiale per singolo lancio. Quella di ieri è stata anche la prima missione (Transporter-1) del programma SmallSat Rideshare, grazie al quale i governi e le aziende private possono portare in orbita piccoli satelliti ad un prezzo piuttosto accessibile. Si tratta in pratica dell’equivalente spaziale di Uber.
SpaceX: missione compiuta
La missione Transporter-1 prevedeva il lancio di 133 satelliti commerciali e governativi, oltre a 10 satelliti Starlink. Questi ultimi fanno parte della costellazione (al momento sono 1.025) per l’accesso ad Internet tramite collegamento satellitare a banda larga e sono i primi ad adottare un’orbita polare (passeranno sopra i due poli ad un’altitudine di 770 Km).
Il lancio è avvenuto dalla Cape Canaveral Space Force Station con il razzo Falcon 9 composto da due stadi, uno dei quali è rientrato sulla Terra atterrando sulla piattaforma drone nell’oceano Atlantico. Falcon 9 è il razzo usato per portare i rifornimenti (capsula Cargo Dragone) e gli astronauti (capsula Crew Dragon) sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Il programma SmallSat Rideshare permette di lanciare nello spazio piccoli satelliti da 200 Kg con una spesa di un milione di dollari (più 5.000 dollari per ogni Kg aggiuntivo). Oltre ai 10 satelliti Starlink sono stati lanciati 48 satelliti SuperDoves di Planet (earth imaging), 17 satelliti di Kepler (comunicazione), 3 CubeSat della NASA, 30 satelliti di Exolaunch e 20 satelliti di D-Orbit, azienda italiana di Fino Mornasco (Como).
Il seguente video mostra le immagini spettacolari del decollo del Falcon 9 e del ritorno dello stadio sulla Terra. Un altro successo per Elon Musk.