Alla fine Falcon 9 ce l’ha fatta. Dopo il contrattempo di sabato, quando una valvola rimasta aperta aveva causato un’anomalia in uno dei motori impedendo così al vettore di partire proprio all’ultimo secondo del countdown, gli ingegneri di SpaceX hanno ritentato il lancio: che questa voltà è andato a buon fine .
La partenza di Falcon 9 – sormontato da una capsula Dragon contenente oltre 500kg di acqua, viveri e attrezzature e senza equipaggio umano – è avvenuta sempre dalla base di Cape Canaveral alle 3.44 ora locale (le 9.44 italiane). Il tragitto verso lo spazio è durato meno di dieci minuti, mentre occorreranno due giorni e mezzo per raggiungere l’ISS.
“Non potrei essere più felice di così – ha dichiarato Kevin Brogan, l’ingegnere addetto ai propulsori – abbiamo portato i motori alla massima potenza e i nostri computer hanno tenuto costantemente la situazione sotto controllo, rilevando e correggendo automaticamente eventuali piccole anomalie e consentendo a Falcon 9 di operare in condizioni di estrema sicurezza. È la prova che il nostro sistema funziona, e lo fa esattamente come noi volevamo”.
L’obiettivo è quello di effettuare collegamenti e rifornimenti costanti con la Stazione Spaziale Internazionale. In caso di raggiungimento di questo scopo SpaceX scriverà una pagina importante nella storia dell’esplorazione spaziale: sarà la prima azienda privata a effettuare rifornimenti di viveri, mezzi e – in seguito – trasporto astronauti. NASA potrà così delegare quest’ambito alle aziende private, riducendo i costi e concentrandosi esclusivamente sugli aspetti tecnologici e scientifici delle varie missioni.
SpaceX, insieme con Orbital Sciences Corp , ha già sottoscritto contratti di fornitura per un valore complessivo di 3,5 miliardi di dollari: al momento, la prima è in netto vantaggio poiché Orbital lancerà la sua prima capsula solo nel 2013.
Infine, “nascosto” nel secondo stadio del Falcon c’era un payload speciale : le ceneri di circa 300 appassionati sono volate in orbita assieme al vettore, e rimarranno lì per circa un anno prima che i resti del razzo inizino naturalmente a “precipitare” verso la superficie terrestre disintegrandosi. Tra i nomi noti che passeggeranno per 12 mesi attorno al pianeta ci sono quelli dell’ indimenticabile Montgomery “scotty” Scott , il personaggio interpretato dall’attore James Doohan nella serie classica di Star Trek e nei film da essa tratti, e l’astronauta del programma Mercury Gordon Cooper . Non si tratta della prima occasione in cui i familiari di questi due personaggi si affidano ai servizi di Celestis , azienda specializzata del ramo, per questo tipo di commemorazione.
Cristiano Vaccarella