SpaceX: nuova risposta alle accuse della FAA

SpaceX: nuova risposta alle accuse della FAA

SpaceX ha risposto alle affermazioni (considerate sbagliate) fatte dall'amministratore della FAA durante un'audizione al Congresso degli Stati Uniti.
SpaceX: nuova risposta alle accuse della FAA
SpaceX ha risposto alle affermazioni (considerate sbagliate) fatte dall'amministratore della FAA durante un'audizione al Congresso degli Stati Uniti.

Continua lo scontro tra SpaceX e la FAA (Federal Aviation Administration) degli Stati Uniti. L’azienda di Elon Musk ha evidenziato pubblicamente la lentezza burocratica dell’agenzia e contestato le multe ricevute per la violazione delle licenze di volo. L’ultima puntata della vicenda è correlata all’audizione dell’amministratore della FAA (Michael Whitaker) al Congresso.

Ogni affermazione è sbagliata

L’audizione ha riguardato principalmente Boeing (in particolare la sicurezza dei suoi aerei), ma un deputato repubblicano (Kevin Kiley) ha chiesto anche informazioni sulle relazioni tra FAA e SpaceX con riferimento alle consultazioni avviate per valutare l’impatto del quinto volo di test del razzo Starship. Secondo l’azienda di Elon Musk, il lancio non può essere posticipato a fine novembre per inutili questioni burocratiche, considerato che non c’è nessun pericolo per cose, persone e animali.

L’amministratore della FAA ha dichiarato che è necessaria una valutazione ambientale per verificare l’impatto del boom sonico sull’area protetta di Boca Chica. Uno degli obiettivi del quinto volo di test è prendere al volo il primo stadio dello Starship con le “chopsticks” di Mechazilla (la torre di lancio). L’unico modo per anticipare la scadenza è rispettare le regole.

SpaceX ha prontamente risposto con una lettera inviata al deputato Kevin Kiley, sottolineando che ogni affermazione di Whitaker è sbagliata e che l’amministratore non ha informazioni aggiornate. L’azienda sottolinea che rispetta già tutte le regole e la FAA ha già ricevuto tutta la documentazione.

Nella lettera vengono inoltre citate le presunte violazioni delle licenze che hanno portato alle tre multe (circa 633.000 dollari in totale) relative a due lanci effettuati nel 2023 con i razzi Falcon 9 e Falcon Heavy.

Fonte: Ars Technica
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Pubblicato il
27 set 2024
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