Dopo il rinvio dovuto all’ingresso di una nave da crociera nella “hazard area”, SpaceX ha effettuato il lancio del razzo Falcon 9 che trasportava il secondo satellite della costellazione COSMO-SkyMed di seconda generazione. Il programma di osservazione della Terra è finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) con fondi assegnati dal Ministero della Difesa e dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
Secondo satellite COSMO-SkyMed in orbita
Il primo satellite della costellazione COSMO-SkyMed (COnstellation of Satellites for the Mediterranean basin Observation), lanciato a dicembre 2019, è diventato operativo dal 18 gennaio 2021. Il secondo doveva essere lanciato con il razzo Vega-C di Arianespace, ma in seguito al fallimento di due lanci, l’Agenzia Spaziale Italiana ha scelto SpaceX. Il satellite è stato costruito da Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%). Il controllo è stato acquisito dal Centro spaziale del Fucino di Telespazio, joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%). La costellazione di seconda generazione sarà formata da quattro satelliti che si aggiungeranno ai quattro già in orbita della prima generazione.
Deployment of COSMO-SkyMed Second Generation FM2 confirmed pic.twitter.com/uT07VHNRrF
— SpaceX (@SpaceX) February 1, 2022
I satelliti di COSMO-SkyMed sono dotati di radar ad apertura sintetica (SAR) in banda X che permettono di osservare l’intero pianeta dallo spazio in qualsiasi condizione di illuminazione e meteorologica. I dati ad elevata risoluzione sono acquisiti, processati e distribuiti in tutto il mondo da eGEOS, joint venture tra Telespazio (80%) e ASI (20%). Le informazioni raccolte sono utilizzate per scopi civili e militari, ad esempio per prevedere frane e alluvioni, coordinare i soccorsi in caso di terremoti o incendi e controllare dall’alto le aree di crisi.
Recentemente COSMO-SkyMed è stato utilizzato dal servizio di Emergency Mapping-Rapid Mapping della Commissione Europea per monitorare l’eruzione vulcanica sull’isola di La Palma, nell’arcipelago delle Canarie, contribuendo con dati e mappe al controllo dei movimenti della lava.