Milano – Quello che è successo è stato davvero solo un incidente fortuito: l’esplosione di un vettore Falcon 9 sulla rampa di lancio di Cape Canaveral è stata solo la conclusione di una serie di sfortunati eventi, e le indagini compiute dai tecnici SpaceX e da quelli NASA ha chiarito le cause di quanto avvenuto. Soltanto un incidente, quindi: niente che impedisca a SpaceX di riprendere a volare e compiere i passi necessari a completare il percorso che dovrebbe portarla al volo umano entro un paio d’anni.
Quello che è capitato lo scorso settembre è stato riassunto come un semplice imprevisto: nel corso del rifornimeto di uno dei serbatoi del secondo stadio si è verificata una sorta di perdita nel circuito di carica . L’interstizio presente tra lo strato interno e lo strato esterno del guscio del serbatoio, tri-composito per assicurare maggiore resistenza, si è riempito gradualmente di ossigeno per effetto di un eccessivo raffreddamento della valvola generato dal gas in forma liquida che viene pompato per fungere da carburante. È bastata una scintilla, letteralmente, per generare un’esplosione catastrofica.
Non è stato possibile prevenire l’incidente: è trascorso meno di un secondo tra il primo allarme e l’esplosione, per l’esattezza 93 millisecondi . Il fatto che tutto sia avvenuto a terra, tuttavia, ha un vantaggio pratico: la ricchezza dei dati raccolti (3mila flussi dati di telemetria) fino a un istante, letteralmente, prima dell’incidente ha permesso di analizzare a fondo quanto avvenuto e di giungere alle conclusioni presentate. Basterà adottare nuovamente una procedura di rifornimento collaudata usata in precedenza per eliminare ogni rischio che tale avvenimento si ripeta: a breve termine si pomperà elio liquido a una temperatura leggermente superiore, e in seguito SpaceX provvederà anche a ridisegnare il bocchettone per ovviare alle perdite avvenute in modo fortuito.
Il prossimo lancio del Falcon dovrebbe avvenire l’8 di gennaio: sarà l’occasione per collocare in orbita alcuni satelliti della costellazione Iridium , un affare molto redditizio per l’azienda, che punta proprio sui lanci commerciali per finanziare la sua grande ambizione. Se tutto andrà per il meglio, poi, riprenderà anche il programma cargo da e verso la ISS. Il volo umano, e in prospettiva anche l’esplorazione umana di Marte, sono l’ambizione espressa da Elon Musk per la sua creatura.
Luca Annunziata