La capsula Dragon in cima al razzo Falcon 9 della SpaceX ce l’ha fatta. Il razzo si è alzato alle 10:43 dalla base NASA di Cape Canaveral in Florida e, così come previsto dalla missione, è entrato in orbita e fatto due giri intorno alla Terra. Infine, è ammarato nell’oceano Pacifico. La capsula Dragon si è distaccata dal vettore Falcon dieci minuti dopo il lancio raggiungendo poco dopo la sua orbita a 300 chilometri di altitudine. Dopo aver compiuto le manovre intorno alla Terra ha iniziato la discesa, circa dopo 3 ore e 20 minuti, conclusa con l’ausilio di tre paracadute nelle acque oceaniche a circa 800 chilometri a ovest dalla costa del Messico.
Lancio, manovre orbitali e recupero sono stati perfetti , secondo quanto dichiarato durante la conferenza stampa. L’esito positivo della missione decreta finalmente che sarà il settore privato a contribuire al vuoto che verrà lasciato a seguito del definitivo pensionamento dello Shuttle, previsto per il prossimo anno. Una giornata memorabile, aggiungono gli osservatori, dato che questo primo lancio rappresenta semplicemente il primo passo di un progetto e una politica statunitense molto più ampia.
“Questo – ha dichiarato l’amministratore della NASA Charles Bolden – è il primo di una nuova generazione di sistemi di lancio commerciale che contribuirà a fornire un sostegno indispensabile per la Stazione Spaziale Internazionale e un giorno potrebbe portare gli astronauti in orbita. Questo volo di successo è una tappa importante nel conseguimento degli obiettivi delineati dal presidente Obama e dal Congresso, e mostra come il governo e l’industria possano sfruttare l’esperienza e le risorse per promuovere un’economia spaziale nuova e vibrante”.
L’obiettivo futuro di Elon Musk, presidente di SpaceX, e della NASA sarebbe quello di raggiungere con il vettore e la capsula la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per il trasporto di materiali . Inoltre, la navicella Dragon – che durante il volo orbitale ha viaggiato vuota – è potenzialmente in grado di portare a bordo fino a sei persone. La capsula è fondamentalmente già in grado di trasportare esseri umani: mancherebbe però un sistema di salvataggio che sarebbe pronto entro 2 o 3 anni dal momento in cui si firmerà il contratto con la NASA. Inoltre, i dodici veicoli spaziali che secondo il contratto stipulato tra SpaceX e la NASA dovranno essere prodotti per il rifornimento della ISS fino al 2016 hanno una capacità di carico di circa 20 tonnellate.
A seguito del lancio, la NASA ha già reso noto che entro l’estate ci saranno due nuovi lanci per migliorare e perfezionare le tecnologie per evitare eventuali e futuri problemi a bordo già in previsione di volo con personale. Inoltre, pare non escludersi in futuro una spedizione finanziata da un privato per mandare con la navicella SpaceX Dragon un uomo nello spazio.
Raffaella Gargiulo