In Spagna, il partito del presidente Pedro Sánchez (PSOE) ha avanzato una proposta finalizzata alla creazione di una moneta digitale nazionale. L’obiettivo dichiarato è quello di far fronte al progressivo abbandono del contante e all’adozione sempre più su larga scala delle criptovalute. A riportarlo è stato per primo il quotidiano locale El Economista (link alla fonte a fondo articolo).
CBDC, anche la Spagna ci pensa
Quella immaginata dal Partito Socialista Operaio Spagnolo è a tutti gli effetti una CBDC (Central Bank Digital Currency), ma non legata all’euro come invece vorrebbe la BCE, tornata di recente a pronunciarsi sul tema, invocando un’accelerazione dei tempi necessari per arrivare a concretizzare il progetto. Un’iniziativa di questo tipo vedrebbe decadere almeno in parte il potere e il controllo esercitato dalle banche sulla circolazione del denaro.
Al momento, è possibile far sì che ognuno abbia il proprio conto con la propria moneta digitale direttamente collegata alla banca centrale. Un privilegio, per ora, riservato agli istituti bancari.
Secondo la proposta di PSOE, l’introduzione di una moneta digitale nazionale avrebbe inoltre l’effetto di mettere i capitali dei risparmiatori al sicuro dal rischio volatilità associato a criptovalute come Bitcoin ed Ethereum.