La Città di Madrid ha deciso di procedere nei giorni scorsi alla censura di un sito web noto come Great Ana Competition , un sito che prevedeva premi per le iscritte che avessero dimostrato di aver ingerito la minor quantità di calorie nel corso della settimana. Il sito, dove “Ana” sta per “anoressia”, si ritiene possa aver spinto un certo numero di giovani sulla via del denutrimento sistematico, una patologia che può condurre alla morte.
Il prossimo passo lo deciderà il giudice che ha dato mandato alla chiusura del sito: deve decidere se ritenere responsabili, e in che misura, i gestori del sito stesso.
Tutto questo è accaduto quattro mesi dopo la decisione delle autorità di Madrid di vietare l’accesso alle sfilate in città a qualsiasi modella sottopeso, una scelta appoggiata dall’industria della moda e che punta a colpire al cuore l’anoressia, in molti casi scatenata dal desiderio di inseguire un ideale di “bellezza” spesso fatale.
Sulla necessità di ricorrere alla censura di siti di questo tipo il dibattito è aperto. Solo una settimana fa gli esperti di settore nel Regno Unito invitavano a studiare il fenomeno dei siti dell’anoressia e a prendere provvedimenti .
Va detto che i siti cosiddetti “pro-ana” non mancano in rete, così come non mancano quelli che invece si battono per affrontare il problema alle radici, proponendo quella infinità di risorse disponibili online per comprendere l’origine e lo sviluppo di una patologia così drammatica.