C’è del phishing nel nido di Twitter: messaggi diretti che invitano a seguire un link indirizzato ad una finta homepage del tecno-fringuello dove all’utente si richiede di compilare nuovamente i campi user e password e chi, più o meno inavvertitamente, cade nel tranello si ritrova il proprio account trasformato in un cannone spara-spam che colpisce tutti i follower.
Il trucco è canonico, come spiega l’analista di Sophos che lo ha studiato dopo la segnalazione di un utente .
I social network già da qualche tempo si sono rivelati un terreno di caccia fruttifero per spam e phising. Anche Buzz, lanciato di recente da Google, secondo gli esperti di sicurezza di Websense non sarà risparmiato dagli spammer cui fanno sicuramente gola i 176 milioni di utenti Gmail che si sono visti attivare la nuova funzione con un preavviso relativamente breve.
Giorgio Pontico