Spam, il colpevole è chi compra

Spam, il colpevole è chi compra

di Alberigo Massucci - Di spammer ce ne son tanti, decine di decine, ma di compratori ce ne sono ben pochi. Eppure sono loro che fan fatturare gli spammer, sono loro ad alimentare lo spam, sono loro che vanno educati
di Alberigo Massucci - Di spammer ce ne son tanti, decine di decine, ma di compratori ce ne sono ben pochi. Eppure sono loro che fan fatturare gli spammer, sono loro ad alimentare lo spam, sono loro che vanno educati


Roma – “Listino”. Si presenta così l’ultima delle 37 email di spam che stamattina ho dovuto cancellare. Tra l’una e l’altra posso conteggiare una decina di email “personali” (è la mamma grafomane che mi scrive), altrettante email di mailing list alle quali sono iscritto e alcuni virus inviati da computer sui quali gira software evidentemente infetto.

Quel listino riguarda un venditore di computer italiano che si beccherà, da me o da qualcun altro, un procedimento al Garante per spam. Già so, purtroppo, che non basterà questo a fermarlo. Lo spam non fa che crescere ed è l’unico business, insieme al porno, che dall’avvento di internet ha conosciuto una progressiva e incontrollata espansione.

Il motivo c’è. Anzi c’è qualcuno, tra i tanti spammati, che presta fede ad una email spammatoria ed è disponibile a spendere per acquistare il computer, o altri beni, persino servizi, offerti da chi ha così tanto rispetto per la rete da volerla invadere tutta con la propria presenza.

Gli spammer talvolta si sa chi sono. Tolta quella piccola percentuale di spammer professionisti che sa bene come bypassare meccanismi di controllo e di ritorsione, una grande fetta degli spammer improvvisati , specialmente se italiani , non è poi così difficile da individuare. E lo sa il Garante per la privacy che analizza un numero sempre crescente di ricorsi di utenti che non ne possono più, al punto da dedicare tempo e soldi a perseguire gli spammer. Lo sanno ancora meglio gli esperti del gruppo it.news.net-abuse , che masticano queste cose tutti i giorni.

Chi invece si conosce meno o non si conosce affatto è colui che acquista da uno spammer . E’ l’utente che quando scopre che per 200 euro può comprare un processore Intel di ultima generazione da un negoziante del varesotto non si riesce a trattenere: lo contatta, scuce il contante e attende felice che lo spammer gli invii la CPU. Quella stessa CPU che a 20 euro di meno gli avrebbe venduto il qualcosa-point sotto casa. Il vero colpevole è lui, è lui che alimenta nello spammer il desiderio di spammare, è lui che spinge il negoziante del varesotto (si fa per dire, non me ne vogliano i commercianti della zona…) a comprare milioni di indirizzi email da raggiungere in cinque clic, è lui che alimenta un business basato sulla sopraffazione.

Se è vero che c’è anche chi spamma senza sapere bene cosa sta facendo, è invece ben più frequente che chi spamma non solo ne sia perfettamente consapevole, ma lo faccia mettendo in conto reazioni, arrabbiature, eventuali denunce. Mettendo in conto anche gli incassi, visto che lo spam rende . Ma chi compra… perché lo fa? Qual è il suo profilo psicologico? Probabilmente è un neofita della rete, forse riceve relativamente pochi messaggi, forse ancora non perde preziosi minuti ogni giorno a cancellare spam. Di sicuro è lui che alimenta questo business, è colpa sua se 3 di quelle 37 email mi offrivano accessori e gadget per telefonini.
Qualcuno lo avverta.
Grazie.
Sennò finirà all’inferno.

Alberigo Massucci

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Pubblicato il
25 lug 2003
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