Spam, l'alluvione del New York Times

Spam, l'alluvione del New York Times

Una email inviata per errore a 8 milioni di lettori. Scuse e rassicurazioni: si tratta di un errore, non di un attacco
Una email inviata per errore a 8 milioni di lettori. Scuse e rassicurazioni: si tratta di un errore, non di un attacco

Il New York Times (NYT) ha per sbaglio occupato indebitamente spazio delle caselle postali di 8 milioni lettori inviando email in cui comunicava ai destinatari la cancellazione delle spedizioni della sua edizione cartacea e, in cambio di un’offerta di sconto, chiedeva di rivedere la scelta di cancellazione dell’abbonamento.

Si tratterebbe solo di una fetta dei lettori che avevano condiviso la loro email con il giornale, ma trattandosi di milioni di persone la gaffe è stata imbarazzante per il NYT. L’email, infatti, è stata inviata per errore a lettori che non avevano affatto annullato i loro abbonamenti .

Prima sull’account Twitter del giornale, poi sulle sue pagine trovano naturalmente spazio le scuse: sul tecnofringuello si legge , ambiguamente, di “ignorare l’email” in quanto “non proveniente da noi”, sul giornale invece si spiega l’accaduto più diffusamente e la testata “si scusa per l’inconveniente”, affermando tuttavia che “non è stata compromessa la sicurezza di nessuno”.

Tale rassicurazione ha chiuso di fatto l’ ipotesi cracker aperta con il primo cinguettio che rappresenta, spiega ancora il giornale, un altro errore.

Ad aver scritto l’email è stata infatti proprio Times Company: nella missiva si chiedeva ai destinatari di riconsiderare la decisione di annullare l’abbonamento al Times in cambio di uno sconto del 50 per cento per 16 settimane, ma doveva essere inviata solo ad una piccola parte degli indirizzi email, circa 300, stoccati nel database.

Lo sconto è stato inizialmente garantito agli utenti che hanno per sbaglio ricevuto l’email .

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
29 dic 2011
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