Nelle grinfie della polizia spagnola, il misterioso smanettone S.K. resta il principale sospettato in quello che è stato descritto come il più potente attacco DDoS mai registrato nella storia di Internet. Stando alla sintetica ricostruzione dei fatti offerta dagli inquirenti iberici, il 35enne cittadino olandese avrebbe gestito in prima persona l’imponente offensiva denial of service contro l’osservatorio antispam Spamhaus.
Al di là delle vaghe dichiarazioni rilasciate alla stampa dal governo di Madrid, le iniziali S.K. hanno portato all’identificazione di Sven Olaf Kamphuis , auto-definitosi ministro agli esteri e alle telecomunicazioni della Repubblica di CyberBunker. Da molti considerato come un principe dello spam, Kamphuis è il principale gestore del provider CB3ROB legato a doppio filo con la hosting company CyberBunker .
Divenuto famoso per aver ospitato l’ex-tracker svedese The Pirate Bay, il provider olandese CyberBunker aveva sbandierato l’intenzione di non fare alcuna distinzione tra i vari domini ospitati, compresi alcuni siti ritenuti malevoli dal celebre osservatorio britannico antispam. Rivendicando l’attacco DDoS da oltre 300 miliardi di bit al secondo, CyberBunker ha deciso di rispondere al presunto abuso di potere da parte di Spamhaus.
Nella ricostruzione offerta dagli inquirenti spagnoli, S.K. avrebbe girato l’intera penisola iberica a bordo di un camper adibito ad ufficio personale. La polizia locale ha trovato una serie di antenne sfruttate dallo smanettone olandese per intercettare connessioni e dunque orchestrare le sue offensive informatiche.
Kamphuis ha tuttavia negato qualsiasi forma di coinvolgimento nel DDoS , puntando invece il dito contro i gestori di Stophaus, un gruppo che da tempo vuole fermare Spamhaus e le sue liste nere dei siti malevoli.
Mauro Vecchio