Los Angeles (USA) – Sembrano decisamente fuori misura le pene che rischiano di cadere sulla testa di Allan Eric Carlson, un uomo di Filadelfia di 39 anni, sportivo un po’ troppo appassionato ed esperto dell’uso di internet; un uomo che ora rischia fino a 117 milioni di dollari di multa e fino a 471 anni di carcere.
Non si sta parlando di un pluriomicida. Carlson è accusato di aver fatto di tutto per tentare di criticare sui media la sua squadra del cuore, i Philadelphia Fillies , e lo ha fatto utilizzando internet.
A quanto pare, l’uomo si sarebbe “impossessato”, con modalità da accertare, degli account email di alcuni utenti internet e, modificando gli indirizzi del mittente, avrebbe spedito sulla rete quantità impressionanti di posta facendola passare come spedita dai giornalisti sportivi di due giornali di Filadelfia.
Individuato e arrestato, Carlson è stato rilasciato dietro una cauzione di 25mila dollari e gli è stato ingiunto di non usare internet.
Il capo di imputazione più grave, che oggi negli Stati Uniti è punito con estrema severità, è quello relativo al furto di identità digitale , un reato che si sarebbe consumato proprio utilizzando indirizzi altrui.
Il tutto è poi condito dalla diffamazione, per le pesanti affermazioni scritte da Carlson nei messaggi e rivolte contro il management della squadra per la quale tifava, responsabile, a suo dire, di una cattiva stagione agonistica.