Spamming a luci rosse? Solo se palese

Spamming a luci rosse? Solo se palese

Non è escluso che la Pennsylvania possa introdurre a breve una legge che obbligherà chi pubblicizza servizi pornografici via email di specificare nel subject una frase di avvertimento
Non è escluso che la Pennsylvania possa introdurre a breve una legge che obbligherà chi pubblicizza servizi pornografici via email di specificare nel subject una frase di avvertimento


Harrisburg (USA) – “Attenzione, questo è un messaggio non adatto ai minori”: così potrebbero presentarsi le email che promuovono servizi “adulti” in rete, inviate da residenti in Pennsylvania. Il Senato dello stato federale americano ha infatti appena approvato una legge che imporrà la dicitura “ADV: ADULT” in testa al subject di qualsiasi email di questo genere inviata per fare pubblicità.

Non sembrerebbe un incitamento allo spamming di massa quanto invece un modo per proteggere da messaggi non adatti o offensivi bambini e minori in generale. L’idea, hanno spiegato i promotori della legge, è quella di consentire ai genitori di bloccare più facilmente l’accesso a materiali adulti.

La ACLU , potente organizzazione che si batte per i diritti civili, ha immediatamente avvertito che la legge non solo solleva questioni di costituzionalità ma anche nuovi problemi di sicurezza per i minori. Infilare un tag sempre uguale nei messaggi email “a luci rosse”, sostiene la ACLU, consentirà a qualsiasi teenager di rintracciare proprio i siti ai quali si vorrebbe impedire l’accesso. Un altro problema sollevato dalla ACLU è l’impraticabilità di una legge autonoma della Pennsylvania che impatta anche sul commercio elettronico tra stati.

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Pubblicato il
8 giu 2000
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