Nonostante la neve, è partito dal Kazakistan il vettore russo che ha portato in orbita la navicella Soyuz TMA-22.
Si tratta del primo lancio dopo l’incidente che ad agosto ha fatto fallire un lancio simile, ma che per fortuna trasportava solo materiale e, soprattutto, del primo dopo il pensionamento degli Shuttle statunitensi . Proprio l’incidente di agosto aveva costretto a rinviare il nuovo lancio, che si è svolto ora nonostante le condizioni atmosferiche al limite: la neve non ha fermato gli scienziati russi che, grazie alla mancanza di vento, hanno potuto procedere con la partenza.
Dopo due giorni di viaggio la Soyuz porterà sull’ International Space Station (ISS) i due cosmonauti Anton Shkaplerov e Anatoly Ivanishin e l’astronauta della NASA Dan Burbank: prosegue dunque la collaborazione tra Russia e Stati Uniti avviata in seguito alla scelta di accantonare gli Shuttle .
Il prossimo lancio verrà effettuato il 21 dicembre e porterà sull’ISS un cosmonauta, un’astronauta della NASA e uno della European Space Agency .
Per gennaio è invece atteso il rientro nell’atmosfera terrestre (ma, anche in caso di impatto, sulla crosta lontano da zone abitate) della sonda russa Pobos-Grunt inviata per visitare Marte ma rimasta “incastrata” in orbita.
Claudio Tamburrino