Il terzo episodio di Freaks! sarà online questa sera dalle 21 sul canale ufficiale della webserie.
Roma – Ci lavorano circa 40 persone. Non esattamente la tipica webserie cotta e mangiata. Nessuno è pagato e non ci sono lamentele. Non esattamente una produzione per la tv o il cinema.
Freaks! è il primo tentativo di produrre una webserie in Italia con risultati professionali, il primo prodotto pensato espressamente per la Rete a mettere insieme alcune delle più importanti vlog star dell’internet nostrano. Come già raccontato su WebTheatre , Canesecco , Willwoosh , CicciaSan , NonApriteQuestoTubo e gli About Wayne si sono uniti per dare vita ad un progetto finzionale dopo mille videoconfessioni, parodie e sperimentazioni varie. Lo hanno fatto con un occhio alle serie tv e uno (anche involontario) alle proprie personalità manifestate in Rete, per un pubblico che conoscono bene (ci dialogano su base quotidiana su tutti i social network possibili) e coinvolgendo tutta quella parte della rete italiana (tra fruitori e produttori) che si occupa di audiovisivo e che non si può comprare.
Il risultato è Freaks!, webserie fanta-teen che guarda a Buffy e Misfits e raccoglie 300mila views ad episodio (il pilota sta oltre i 500mila ma in una webserie le views dei primi episodi non fanno mai testo), 22mila iscritti al canale, 4mila follower su Twitter e 27mila fan su Facebook. Per Punto Informatico il quintetto ha aperto le porte di una giornata-tipo (o sarebbe meglio dire una mattinata-tipo) sul set.
Inizia tutto con una sessione di trucco e social networking. Per ottimizzare i tempi la preparazione tecnica e artistica coincide con la fase di controllo e lavoro su mail e account della serie. Riunita nell’appartamento dell’aiuto regista (c’è anche un aiuto regista!) la troupe è divisa nei vari compiti.
In una stanza trucco e parrucco con Guglielmo Scilla (Willwoosh), Claudia Genolini (CicciaSan), Ilaria Gianchi e tutti quelli che devono prendere parte alle scene odierne sottoposti alle cure di circa 3-4 truccatori/costumisti professionisti (che si prendono del tempo dal loro lavoro per dedicarsi a Freaks!). In un’altra c’è il comparto tecnico che attende/si coordina. In un’altra ancora Matteo Bruno (Canesecco), per l’occasione “solo” regista/direttore della fotografia/montatore, che prepara la scena assieme a Claudio Di Biagio (NonApriteQuestoTubo), che dei cinque è il più attento alla logistica della produzione.
Tranne Matteo e Claudio, amici dai tempi della scuola, i creatori della webserie si sono conosciuti attraverso YouTube e incredibilmente sono tutti della parte nord di Roma (che si conferma il cuore della creatività in Rete).
NB: il video contiene spoiler del terzo episodio
L’attrezzatura per fare Freaks! “è alla portata di tutti” dice Matteo Bruno. Si tratta di una fotocamera Canon 5D (ottima per le riprese video) con due o tre obiettivi comprati usati e due led portatili “rigorosamente comprati da Hong Kong” per l’illuminazione in esterno e “lo smarmellamento generale”. Il microfono è una normalissima giraffa Senheiser “ma davvero si può usare attrezzatura anche peggiore” continua a precisare Matteo. E la gente che lavora? “Tutti gratis. Molti non so nemmeno da dove vengano, per me sono tutte persone conosciute sul set di Freaks!”. Poca conoscenza cinematografica ma molta esperienza sul campo per tutti; “tranne Ilaria Gianchi che viene dal Centro Sperimentale”.
Diverso invece il discorso sulla sceneggiatura di cui si occupano sostanzialmente Guglielmo Scilla, Giampaolo Speziale (cantante degli About Wayne, il gruppo che cura la colonna sonora) e Claudio Di Biagio. “L’idea di base è mia, come i personaggi e il mood generale della webserie” dice Di Biagio, “ma per il resto è tutto un lavoro di gruppo con Guglielmo e Giampaolo”. L’idea comune a tutti è tre è sostanzialmente fare qualcosa che non sembri italiano pur essendolo profondamente: “La mia paura era che la cosa non funzionasse, cioè che questo tipo di storie non potesse funzionare con personaggi che parlano italiano. E invece funziona, senza essere il solito dramma familiare che ci propongono il nostro cinema e la nostra televisione” spiega Guglielmo, che di tutti è quello con l’identità più definita in Rete. Il suo personaggio non sembra troppo lontano da Willwoosh: “Si è vero e mi diverto a mettere un po’ di Willwoosh negli sketch. Chi mi conosce da YouTube può riconoscerlo. A ogni modo, nonostante il mio personaggio sia l’unico con un potere comico, vedrai che andando avanti nella serie il ruolo più comico non sarà il mio. Freaks! è una serie seria ma non seriosa”.
E proprio sul tema della serietà concorda Speziale: “L’idea è di fare qualcosa di più serio di quello che comunemente si intende per prodotto di YouTube, qualcosa che possa mettere le radici. Anche per questo non abbiamo pensato ad un ritorno economico immediato, chiaramente se arriverà saremo contenti, ma l’obiettivo è che tutto rimanga in rete”. Conoscete o guardate altre serie per la rete? La risposta è la stessa per tutti “No”. “L’altro giorno mi è capitata sott’occhio Bite Me , già dai primi 6 minuti mi ha appassionato” è l’unica concessione e proviene da Claudio Di Biagio.
Intanto finita la parte di trucco e social networking (la notizia di questa mattina è che il gruppo di ITASA ha completato anche i sottotitoli in spagnolo) si scende in strada per girare un paio di scene all’aria aperta. A sorpresa però il luogo prescelto, un parco, è occupato da polizia e vigili del fuoco al lavoro su alberi dai rami pericolanti. “Ecco questo è Freaks! Lo volevi vedè?? Eccolo!” mi dice Claudio all’apprendere dell’imprevisto, lasciando intuire che non sia proprio la prima volta che qualcosa di non pianificato fa saltare lo scheduling . Niente scena nel parco dunque, si passa a quella dopo, chi non è coinvolto se ne torna a casa gli altri si dirigono sulla prossima (non facile) location.
Si tratta di una strada molto trafficata, sul marciapiede Marco e Giulia (ovvero Guglielmo e Claudia) sperimentano il potere di quest’ultima (accecare le persone con il tocco) su un ignaro passante. Ci vuole molto per preparare il set e ancora di più per girare visto che passanti, macchine e rumori ambientali non possono essere controllati.
Mentre Matteo e Claudio lavorano a luci, macchina e microfono (da affidare alla microfonista), Claudia Genolini mi spiega che di tutti lei è quella che meno si aspettava tutto questo: “Sono una minore di YouTube, ho aperto il canale da poco e comunque non ne ho mai avuto molta cura, l’ho preso sempre come un hobby”. Come sei finita qui allora? “Tramite YouTube. Mi hanno contattata perché sono risultata molto simpatica”. Claudia ha un lavoro part-time, tanto che oggi tutto va finito per ora di pranzo visto che lei dovrà scappare lì, ma quello è solo un modo per pagare l’affitto: “Nasco attrice, ho quel tipo di formazione, poi chiaramente il teatro non dà da mangiare e ho dovuto trovare un lavoro. Sono solo due anni che YouTube fa parte della mia vita anche solo come pubblico. È iniziato tutto per caso quando ho cominciato a guardare i video di Guglielmo o di ClioMakeUp. Sembra strano a dirlo, ma i miei canali preferiti sono quasi tutti qui”.
La scena di meno di un minuto sarà ultimata in almeno 2 ore di lavoro “Ma non è sempre così solitamente ci si mette di meno. È che qui tra sirene dell’ambulanza, passanti che guardano in macchina e difficoltà varie i tempi si allungano” spiega Matteo. Quanti ciak solitamente per fare una scena? “Ma guarda pochi” risponde Claudio, “ci mettiamo daccordo prima, magari io o Matteo spieghiamo per bene la scena e poi ce la caviamo in breve”. E il copione? Rigido o flessibile? “Flessibile di sicuro – continua Claudio – Se qualcuno si sente le battute migliori applicando qualche piccolo cambio ben venga!”.
Alle 13 è finita la giornata su Freaks!: e tutti tornano ai propri lavori retribuiti (ma meno amati).
a cura di Gabriele Niola Gallery