Los Angeles (USA) – Ieri, a soli tre giorni di distanza dal rilascio di Xbox, ha fatto il suo ingresso sul mercato nord americano il GameCube, la nuova console con cui Nintendo vuol dimostrare, a 16 anni di distanza dall’introduzione del mitico NES (Nintendo Entertainment System), che non è un caso se, a differenza di altri due storici produttori come Atari e Sega, il suo nome è ancora fra quelli oggi in lotta per spartirsi il futuro mercato delle console da gioco.
Nintendo ha “invaso” il Nord America con 700.000 GameCube, un numero almeno doppio rispetto alla quantità di Xbox rilasciate lo scorso giovedì da Microsoft, ed entro il 23 dicembre prevede di rilasciarne altre 400.000. Il lancio della console è stato accompagnato da circa una quindicina di titoli a cui, entro Natale, se ne dovrebbero aggiungere almeno altri quattro.
Come ormai ampiamente noto, il prezzo del GameCube in USA è di 199$, di 100$ inferiore rispetto a quello di Xbox e Playstation 2, mentre il costo medio di un gioco sarà di 50$.
Fra i titoli già sul mercato ve ne sono due firmati dalla stessa Nintendo: “Luigìs Mansion” e “WaveRace: Blue Storm”. Il primo è un’avventura che vede come personaggio principale Luigi, il fratello del celeberrimo idraulico italiano Mario, e si svolge in una casa infestata dagli spiriti dove il giocatore dovrà risolvere una quantità industriale di grattacapi e far fuori quanti più fantasmini possibile. Il secondo si basa invece su di un meccanismo di gioco abbastanza classico basato su corse acquatiche.
Fra i giochi prodotti da terze parti c’è “Star Wars Rogue Squadron II: Rogue Leader” di LucasArts, “Tony Hawk’s Pro Skater 3” di Activision, “Super Monkey Ball” di Sega e giochi dedicati a sport come il baseball, l’hockey ed il football che qui in Europa potrebbero non vedere neppure la luce. Entro Natale Nintendo conta poi di rilasciare altri due giochi sviluppati in casa: l’attesissimo “Super Smash Bros. Melee” e “Pikmin”.
Shigeru Miyamoto, il geniale sviluppatore di giochi che ha firmato leggende come “Mario” e “Zelda”, ha affermato che nonostante al momento il gioco on-line non sia fra le priorità di Nintendo, sarebbero già in via di sviluppo un gran numero di giochi in grado di avvalersi di una connessione ad Internet.
Nel frattempo sono circolate nuove voci sulla possibile data di rilascio del GameCube qui in Europa. Se fino ad oggi il periodo più indicato era marzo, lo stesso mese in cui arriverà Xbox, altre fonti danno ora come data più probabile l’autunno del 2002. Fino ad oggi Nintendo non ha mai suggerito nessuna data di uscita per la versione PAL del GameCube, limitandosi a dire che intende seguire con molta attenzione l’accoglienza del prodotto da parte del pubblico giapponese e americano. Alcuni distributori hanno suggerito che il prezzo europeo della console potrebbe aggirarsi sui 250 euro.
Il lancio a stelle e strisce del GameCube, come noto, non rappresenta un vero e proprio debutto: al contrario di Xbox, lo scatolotto di Nintendo ha seguito il normale iter delle console giapponesi, debuttando dapprima in madre patria (lo scorso settembre) e poi in USA.
In Giappone la console ha avuto un’accoglienza meno entusiastica di quello che Nintendo si attendeva, tuttavia c’è da dire che al momento del lancio giapponese erano disponibili solo tre titoli e il momento per l’economia generale non è dei migliori. Nintendo spera ora di rifarsi durante le festività natalizie.
Non c’è dubbio che i rivali del GameCube siano Xbox e Playstation 2, tuttavia lo scatolotto di Nintendo ha meno da temere dal confronto con Xbox rispetto a Sony. Nintendo ha infatti adottato, per il suo GameCube, una strategia enfatizzata nelle parole del suo vice presidente, Peter Main.
“Nintendo è il solo produttore al mondo – ha affermato Main – esclusivamente dedicato alla creazione del migliore divertimento interattivo. E siccome il Nintendo GameCube non è interessato a duplicare i lettori di DVD e CD od i computer che già possedete, non abbiamo compromesso la qualità del nostro software o l’affidabilità del nostro hardware”.
Nello sviluppo della sua nuova console Nintendo ha preferito concentrare i propri sforzi nel renderla economica, portabile, facile da programmare e votata alla pura giocabilità. Una strategia contro corrente rispetto alla tendenza attuale, che vede le console da gioco trasformarsi sempre più in set top-box da salotto, ma tesa a sfruttare quelli che sono i maggiori punti di forza di Nintendo rispetto alle sue avversarie: i suoi notissimi marchi legati al mondo dei giochi – fra cui Mario, Luigi, Donkey Kong e Pokemon – e la sua enorme esperienza nel settore delle console “classiche”, dedicate in particolare ad una fascia di età compresa fra i 6 ed i 15 anni.
Il GameCube non dispone di un hard disk, non può riprodurre i DVD-Video né i CD di musica, e per il momento il gioco on-line è solo un’opzione futura. Con questa sua strategia Nintendo si è chiamata parzialmente al di fuori dell’arroventata rissa che coinvolgerà invece in pieno Xbox e PS2, entrambe aspiranti home entertainment system ed entrambe pensate per una fascia di età più matura e con gusti più vicini a quelli degli utenti di PC.
Quella di Nintendo potrebbe sembrare una rinuncia alla conquista della fetta più grossa del mercato, e per certi versi lo è: la casa giapponese difende la sua nicchia con la convinzione che nessuno, tranne lei, ne conosce così a fondo i gusti e le necessità. Una strategia che potrebbe metterla al riparo dall’avanzare dell’ombra lunga di Microsoft.
Il GameCube è fra le più piccole console da gioco mai create. Le sue proporzioni – 11 cm di altezza, 15 cm di larghezza e 16 cm di profondità – ne fanno un oggetto facilmente trasportabile, e questa sua predisposizione alla mobilità è anche sottolineata dalla maniglia in dotazione.
Il suo cuore è costituito da una CPU IBM “Gekko” da 485 MHz, basato sulla tecnologia al rame dei PowerPC, da un processore grafico a 162 MHz chiamato “flipper”, sviluppato da ArtX (impresa recentemente acquisita da ATI), ed un processore audio a 16 bit in grado di gestire fino a 64 canali ADPCM. La memoria totale di sistema è di 40 MB.
Nintendo stima che le capacità grafiche del GameCube si attestino, in situazioni di gioco reali, sui 6/12 milioni di poligoni al secondo.
Le porte di input/output sono costituite da 4 Porte joypad, 2 slot Digicard, 1 uscita Audio/Video analogica, 1 uscita Audio/Video digitale, 2 porte seriali ad alta velocità ed 1 porta parallela ad alta velocità.
Come media la console utilizza degli speciali supporti ottici proprietari da 8 cm e 1,5 GB di capacità. Questi dischi, sviluppati da Matsushita, hanno contribuito a mantenere ridotte le dimensioni del GameCube, tuttavia potrebbero avere nell'”esigua” capacità un limite rispetto ai 4,7 GB dei media adottati da Xbox che PS2.
Il controller di gioco della console è stato progettato da Miyamoto, il responsabile di tutti i giochi sviluppati in proprio da Nintendo e, come esige il mercato giapponese, ha un fattore di forma piccolo e aggraziato.
Fra gli add-on che si possono acquistare a parte c’è il controller di gioco extra (35$); la Digicard ($14.95), una memory card molto sottile per registrare salvataggi e preferenze dei giochi; il WaveBird, un dispositivo per giocare senza fili fino ad un massimo di 10 metri di distanza; un modem a 56 KB e, di futuro rilascio, un adattatore broadband.
Attraverso uno speciale cavo è poi possibile collegare al GamCube il nuovo GameBoy Advance ed utilizzarlo come controller intelligente.