Speciale/ Siamo tutti giocatori?

Speciale/ Siamo tutti giocatori?

a cura di Martina Zavagno - Il mercato dei giochi in Rete è tra quelli in più forte espansione: un utente Internet su cinque già gioca online. Lo scenario è in rapida evoluzione. Il parere dell'industria: Yahoo
a cura di Martina Zavagno - Il mercato dei giochi in Rete è tra quelli in più forte espansione: un utente Internet su cinque già gioca online. Lo scenario è in rapida evoluzione. Il parere dell'industria: Yahoo


Gli utenti Europei sono accaniti giocatori. Secondo i dati raccolti da The Yankee Group, le vendite di videogiochi nell’ultimo quadrimestre del 2002 hanno raggiunto i 7 miliardi di Euro, rendendo l’industria il più ricco settore d’intrattenimento in Europa. In alcuni Paesi, addirittura, la spesa in videogiochi è stata superiore a quella per il cinema o il noleggio di dvd e videocassette. Secondo Forrester Research inoltre, un utente Internet su cinque (pari al 21%) già gioca online ed un ulteriore 12% è interessato a farlo nel prossimo futuro.

I dati di Nielsen/Netratings affermano che in Italia, in febbraio, i siti di giochi online sono stati visitati dal 6% dei navigatori della Rete con una crescita del comparto pari al 2.7% rispetto al mese di gennaio e pari al 147% rispetto ad un anno fa. Sono soprattutto gli uomini a giocare in Rete (in media si collegano ad un sito di giochi due volte e mezza di più di una donna), anche se questo gap si sta assottigliando ogni giorno di più.
La fascia di età dei giocatori più consistente è quella compresa tra i 18 e i 34 anni, non solo ragazzini dunque ma, anzi, persone adulte che, sempre secondo Forrester Research, nel 40% dei casi hanno un reddito alto e, nel 92% dei casi possiedono un telefono cellulare.

La passione per i giochi in Rete è alimentata da diversi fattori: dalla qualità delle grafica, dal realismo della animazioni, dall’elevato coinvolgimento che sono in grado di creare nel navigatore e nella possibilità del cosiddetto “multi-player” per sfidare amici e “nemici” online. Tuttavia, alla base di tutte queste caratteristiche c’è un denominatore comune che le rende possibili: la banda larga. Solo con una connessione veloce è infatti possibile gustarsi giochi ad elevata interattività, senza rallentamenti nella fruizione. La banda larga inoltre è un vero e proprio propulsore per la navigazione degli utenti, ancora secondo Nielsen/Netratings, a gennaio 2003 gli utenti italiani con una connessione Adsl hanno trascorso online una media di 14 ore e 44 minuti, mentre le persone collegate con un modem a 56kb si sono limitate ad una media di cinque ore e 16 minuti.

Ma il business dei giochi in Rete non è collegato solo alla possibilità di giocare con il PC (utilizzato dal 93% degli attuali giocatori) ma, anche e soprattutto, alle consolle di nuova generazione, come l’Xbox e la Playstation 2. La riduzione dei prezzi, l’uscita di nuovi accattivanti titoli, e lo shopping natalizio del 2002 hanno portato a circa 13 milioni il numero delle consolle installate nelle case dell’Europa Occidentale (dati The Yankee Group “Broadband will breathe life into online gaming” ). Con la diffusione combinata di banda larga e consolle, si sono così aperte le porte di un nuovo interessante mercato, quello dei videogiochi online, nel quale, sia Microsoft che Sony hanno intenzione di investire notevoli risorse.

Giocare in Rete assume dunque svariate forme, per questo motivo, è opportuno fare una piccola precisazione e differenziare, nel modo appropriato, giochi online, videogiochi e videogiochi online.
I giochi online sono dei giochi che non si comprano nei negozi e che non si installano sul proprio pc. Per giocarli è necessario esclusivamente essere connessi ad Internet, collegarsi con il sito e ? giocare. In genere si tratta di giochi con una grafica molto semplice, quasi mai in 3D quindi assolutamente non paragonabile ai giochi presenti su Playstation 2 o sulle altre console di nuova generazione. La loro caratteristica è l’immediatezza e la semplicità di utilizzo.
Quando parliamo di videogiochi, invece, facciamo riferimento propriamente ai giochi per console (Playstation 1 e 2, Gamecube, Xbox) e per PC, giochi a la Tomb Raider. Infine quando parliamo di videogiochi online intendiamo quei videogiochi che danno la possibilità ai loro possessori di cimentarsi in sfide online.
Volendo allargare un po’ il raggio delle definizioni, potremmo includere nella classificazione anche gli advergames (advertising + games), ovvero i giochi da giocare online, realizzati dalle aziende per promuovere un prodotto e trasmettere uno specifico messaggio marketing. Per fare solo un, eloquente, esempio, l’advergames realizzato da BlockDot per M&M è stato giocato per oltre 12 milioni di volte?

Videogioco, videogioco online, advergames: a prescindere dai nomi specifici che gli si possono attribuire, il fulcro di un mercato in grande espansione resta il gioco, il gioco come fonte di divertimento e, naturalmente, come fonte di guadagno dato che, come detto, con la diffusione della banda larga si aprono interessanti prospettive per modelli di business cosiddetti “pay-per-play”.

Per capire qual è la situazione sul mercato italiano, quali sono le sue caratteristiche e potenzialità abbiamo parlato con i responsabili di Yahoo! Games, il sito che è un po’ il punto di riferimento dei giocatori di casa nostra.


Punto Informatico: Qual è il profilo degli utenti iscritti alla community di Yahoo! Games?
Yahoo: Gli utenti che frequentano Yahoo! Giochi sono di vario profilo: sebbene in maggioranza siano uomini c’è anche una consistente percentuale di donne che si aggira intorno al 40% del pubblico “totale”. Gli uomini preferiscono giochi “dinamici” come il Biliardo, mentre le donne sembrano più concentrate su giochi in “solitario” tipo Blocks. La fascia di età varia dai 14 ai 35 anni.

PI: Per quanto tempo giocano gli utenti e quante volte in media alla settimana si collegano?
Yahoo: La maggior parte dei nostri utenti gioca da un minimo di 10 minuti ad un massimo di un’ora e ha una enorme fedeltà al sito tanto che ritorna molto volentieri. Gran parte delle persone gioca anche più volte in una stessa settimana.

PI: Perché le persone scelgono di giocare online? Per puro divertimento, per incontrare altre persone, per sfidare gli amici?
Le motivazioni del gioco online sono molteplici: innanzitutto per giocare su Yahoo! non è necessario avere preinstallato o comprato alcun gioco: è sufficiente collegarsi, scegliere un gioco di proprio gradimento e giocare.
La maggior parte dei giochi presenti sul nostro portale sono multiplayer quindi i nostri utenti possono confrontarsi con avversari “reali” invece che cimentarsi contro sfidanti guidati dal computer.
Infine, la possibilità che c’è in tutte le nostre stanze di “chattare” con i propri avversari permette di fare nuovi incontri e di conoscere persone con lo stesso interesse.

PI: Gli analisti dicono che il target femminile è ancora poco “sfruttato” da parte dell’industria dei giochi online. Voi come vi ponete nei confronti delle potenziali giocatrici?
Yahoo: Come accennato il pubblico femminile costituisce una consistente parte dei nostri utenti (oltre il 38%) ed è in continuo incremento, il che dimostra che il pubblico femminile si sta avvicinando ai giochi online. Per questo c’è una grande attenzione da parte nostra a questo tipo di pubblico. Alcuni giochi, infatti, sono più apprezzati dall’utenza femminile che da quella maschile (vedi, appunto, Blocks).

PI: ntrodurrete giochi a pagamento?
Yahoo: La nostra casa madre, Yahoo.com, ha già lanciato dei servizi a pagamento per gli utenti: si tratta di un pacchetto che si chiama Yahoo! Star e che permette tra le altre cose di accedere alle classifiche e di partecipare ai tornei. In Italia in attesa di questo servizio, abbiamo lanciato i Downlodable Games (o VideoGiochi da scaricare). In questo caso si tratta di veri e propri videogiochi che gli utenti possono scaricare e poi giocare sul loro pc in qualsiasi momento, anche quando non sono connessi. La prova del videogioco è gratuita: se poi si vuole continuare a giocare il prezzo è estremamente contenuto e oscilla tra i 9 e i 15 euro.

Insomma, a quanto pare, giocare in Rete costa poco e diverte molto. Sembra un ottimo affare per tutti, giocatori e portali. Ma è davvero così? Ai gamers l’ardua sentenza?

Martina Zavagno
Diario (blog) di navigazione nel business online

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Pubblicato il
30 apr 2003
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