Back to school 2019, ossia quell’immenso insieme di situazioni che emergono ogni qual volta inizia un anno scolastico. Gli interrogativi relativi al mondo della scuola nel suo rapporto con le nuove tecnologie e l’innovazione rimangono tutti in auge, come se nessuno fosse davvero in grado di formulare risposte o di dar vita a quella rivoluzione che presto o tardi dovrà far compiere alla scuola un balzo epocale.
La scelta del miglior laptop per affrontare il percorso scolastico è solo una delle scelte che ha il dovere di affrontare la famiglia, ma l’impatto con il mondo della scuola implica anche riflessioni sul ruolo degli ebook, delle chat WhatsApp di classe, dell’uso dello smartphone da parte dei ragazzi e molto altro ancora. La tecnologia entra giocoforza nei processi pedagogici, ma spesso senza alcuna programmazione né senza la giusta formazione da parte dei docenti. Da questo caos emergono situazioni di imbarazzo e di pericolo, ma anche opportunità oggi sfruttate solo in minima parte.
La scuola e la tecnologia sono ambiti destinati ad incontrarsi con sempre maggior forza, ma occorreranno specifiche politiche di intervento che sappiano creare la giusta cultura digitale in ragazzi destinati ad aver quotidianamente a che fare con gli strumenti, l’economia, la politica, il diritto e la sociologia dell’innovazione. La scuola è rimasta indietro, insomma, ma non c’è alternativa se vogliamo formare al meglio le prossime generazioni: nella scuola bisogna investire, e molto, e bene.