Il caso Cambridge Analytica ha scosso l’opinione pubblica perché ha palesato il meccanismo opaco di gestione dei dati personali che sta dietro i social network. Nel caso specifico l’accusa alla Cambridge Analytica è quella di aver drenato dati non solo dagli utenti, ma anche dai loro amici, sfruttando un meccanismo virale ed apparentemente ingenuo. La risposta degli utenti ha consentito all’azienda di raccogliere i dati di centinaia di migliaia di persone, di profilarne moltissime ed infine di propinare messaggi personalizzati anche a fini politici.
Quello che emerge non è soltanto il caso Cambridge Analytica, quindi, ma un più vasto e pericoloso contesto nel quale la gestione dei dati personali diventa cruciale per il controllo di dinamiche di altissimo profilo. Trump è davvero stato eletto anche grazie al lavoro della Cambridge Analytica? Facebook poteva o doveva fare di più per tutelare i propri utenti?