Forse non tutti ne sono a conoscenza, ma le più importanti realtà attive sul fronte browser collaborano da tempo a un benchmark pensato proprio per valutare le prestazioni dei software di navigazione. Il loro impegno si concretizza oggi nel lancio di Speedometer 3.0. Le versioni precedenti sono state rilasciate rispettivamente nel 2014 e nel 20218.
Browser: cos’è e a cosa serve Speedometer 3.0
Il progetto è portato avanti, tra gli altri, da Apple, Google, Microsoft e Mozilla, dunque con il contributo delle realtà responsabili per i tre motori di rendering più utilizzati in questo ambito ovvero Blink, Gecko e WebKit.
Ciò che fa Speedometer è misurare la reattività delle applicazioni Web simulando le interazioni degli utenti sulle pagine. Con il rilascio della versione 3.0, lo strumento compie un’evoluzione significativa. Migliora soprattutto il rilevamento delle prestazioni, introducendo nuovi test che oggi rappresentano comportamenti comuni di chi si trova online: dalla rappresentazione di grafici SVG all’editing del codice, dall’impiego di strumenti WYSIWYG (What You See Is What You Get) alla consultazione dei siti di informazione.
L’obiettivo principale di Speedometer 3.0 è riflettere il più possibile il Web reale, così che gli utenti possano beneficiare di un browser che migliora il suo punteggio nel benchmark.
È possibile eseguire Speedometer 3.0 sul sito BrowserBench.org. Al termine del test (uno screenshot è visibile qui sopra) viene mostrata una pagina riepilogativa con i risultati ottenuti.
Il progetto è nato nel 2014, da un’idea del team di Apple al lavoro su WebKit. Quattro anni più tardi l’iniziativa ha accolto la squadra di Google impegnata su Chrome, aprendo poi le porte agli altri partner oggi coinvolti. La nuova versione è la prima frutto di un nuovo modello di governance introdotto a fine 2022, in cui tutti collaborano e guidata dal consenso, passato attraverso una lunga serie di discussioni, ricerche e dibattiti sul tema. I contributi forniti sono raccolti in un repository su GitHub aperto.