La Spezia – Accessibilità come cardine dello sviluppo della comunicazione online, inclusione come principio ispiratore, disabilità come sinonimo di diversità e di ricchezza: c’è tutto questo nella nuova rete civica del Comune della Spezia . SpeziaNET , già riconosciuto da EuroPA 2008 come uno dei migliori siti dei comuni italiani e già attivo sul fronte della e-inclusion , ha annunciato di aver premuto sull’acceleratore. Non solo risorse dedicate a chi naviga sfruttando tecnologie assistive, ma una intera cultura che cambia , pervadendo non solo il nuovo sito ma anche il suo futuro sviluppo, e così le modalità di comunicazione, fino alla costituzione di un laboratorio permanente sull’accessibilità delle risorse comunali online.
Il nuovo SpeziaNET si fonda su tecnologie e piattaforme open source per la gestione dei contenuti, un elemento su cui insistono i responsabili del nuovo sito, ma è proprio su usabilità e accessibilità che il sito spera di dare un esempio alla pubblica amministrazione italiana.
A detta degli organizzatori dei contenuti e di coloro che hanno studiato l’infrastruttura tecnica del sito, non ci si è limitati a seguire la normativa sull’accessibilità, quella Legge Stanca che impone alla PA attenzione su questo fronte, ma si è lavorato sin dalla fase di progettazione con i disabili. In particolare ha preso parte al lavoro la Consulta dei Disabili , che raduna numerose associazioni e organizzazioni impegnate nell’ inclusione di tutti i cittadini. Una progettazione che, promettono i promotori della rete civica, non si fermerà al varo della nuova versione del sito ma anche ne “accompagnerà lo sviluppo”, compresa la costituzione dei nuovi servizi e la comunicazione via Internet.
Come accennato, per SpeziaNET l’inclusione digitale non è certo una novità ma l’accessibilità ancora fatica ad affermarsi nelle PA italiane . “Ad oggi – ricordano proprio gli uomini della rete civica spezzina – soltanto un centinaio di pubbliche amministrazioni hanno siti che rispondono a tali vincoli”.
Chi ha progettato il sito e sta portando avanti questa linea di sviluppo ci tiene a sottolineare che usabilità e accessibilità sono ora divenute parti fondanti del processo di verifica del sito. Questo significa anche che tutto il personale dell’amministrazione che a vario titolo si occupa della rete civica, spiegano i promotori del sito, compresi redattori ma anche tecnici, informatici e altri ancora, “continuerà ad essere formato su cultura e pratica dell’accessibilità al fine di dotare l’Ente di un patrimonio di competenze che consenta di mantenere nel tempo l’accessibilità e l’usabilità della rete civica e lo sviluppo della produzione di documentazione interamente accessibile”.
Lo sviluppo del sito viene descritto in queste ore come una costruzione partecipata : non solo la Consulta dei Disabili, dunque, ma anche questionari on e off line rivolti al pubblico, focus group attivati su target specifici e raccolta sistematica di opinioni e suggerimenti: tutto questo ha contribuito non solo al nuovo sito ma anche allo studio su quello che si dovrà fare da oggi in poi. “Nel complesso – spiegano alla Spezia – sono state coinvolte circa 500 persone”. E aggiungono: “A questo proposito, sul nuovo sito sarà sempre attivo un sondaggio per ricevere sempre nuove opinioni, consigli e suggerimenti”.
Rendere un sito accessibile è cosa che richiede specifiche competenze , strutturare una rete civica affinché nel tempo in tutte le sue articolazioni mantenga l’accessibilità e l’usabilità al centro è una sfida evidentemente ancora più impegnativa. “Si tratta di un processo ad alta complessità”, ammettono i responsabili spezzini, ma è il parto di una cultura che spinge affinché siano le esigenze dei cittadini a dettare quel che serve. “Il Comune della Spezia – fanno sapere – ha scelto di intraprendere questo percorso che la condurrà nei prossimi mesi a rendere accessibili gran parte dei contenuti informativi, ma non solo: accessibilità e usabilità riguarderanno naturalmente anche i servizi online”. A lavorare con il Comune anche la Cooperativa David Chiossone , accreditata come valutatore del CNIPA, che contribuisce a far sì che il progetto si stia “imponendo a livello nazionale come un esempio di buona prassi”.
Tra le altre novità attive e in cantiere, i servizi non solo informativi ma anche transattivi e dispositivi . Il che significa poter accedere alle pratiche evitando gli spostamenti direttamente da casa. Il potenziamento della posta elettronica per il contatto con l’amministrazione e la diffusione della newsletter nonché la revisione del motore di ricerca sono conseguenze di questa progettazione. Da verificare invece l’interesse dei cittadini per la messa a disposizione di caselle email e spazi web, un’opzione comunque attiva su molti siti comunali. Molte le altre particolarità del nuovo sito che gli spezzini potranno scoprire: tra queste anche lo spazio fotografico a disposizione dei cittadini che vogliano veder pubblicati dalla rete civica i loro “scorci” della città. Da quello spazio, disponibile a questo indirizzo sono state tratte le due immagini riprodotte in questo articolo (autori Diego Ravera e Daniele Virgilio).
Ma, al di là delle curiosità, dei nuovi servizi e dei nuovi spazi di informazione, a suscitare attenzione è, come accennato, il progetto di laboratorio di accessibilità . Si tratta di un Lab che dovrà portare avanti il progetto, condividere le esperienze già fatte in ambito locale e affrontare accessibilità e usabilità “in modo organizzato e sistematico – dicono i promotori – e non come attività estemporanee”. Lo scopo del Lab sarà “promuovere la progettazione e lo sviluppo di nuovi servizi web nel rispetto della normativa sull’accessibilità, offrire supporto tecnico alle realtà locali che ne faranno richiesta, organizzare seminari informativi, diventare il centro di controllo e verifica dei livelli di usabilità ed accessibilità dei servizi web utilizzati su SpeziaNET. Saranno coinvolte anche la consulta dei disabili e tutte le associazioni locali che sono interessate al progetto ed alla prosecuzione dei percorsi di ascolto del sito”.