Corre forte SPID, ora nelle mani di oltre 16 milioni di italiani. Una nuova conferma dei ritmi di crescita arriva dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale e fa riferimento all’impego della credenziale per l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione: gli utilizzi sono quasi triplicati in un solo anno.
La crescita di SPID nei servizi della Pubblica Amministrazione
Si è passati dai 55 milioni del 2019 ai 143 milioni nel 2020. Un trend destinato a continuare considerando come il Sistema Pubblico di Identità Digitale sia oggi lo strumento predefinito per interfacciarsi ad esempio con INPS o quello più immediato per ottenere contributi come nel caso del Cashback di Stato.
✅In 12 mesi, gli accessi ai servizi della PA tramite #SPID sono quasi triplicati.
Dai 55 milioni del 2019 siamo passati a più di 143 milioni del 2020. Numeri rilevanti, che confermano gli importanti progressi fatti nel processo di #digitalizzazione del Paese. pic.twitter.com/Hkyc0h5cDL— Dipartimento per la Trasformazione Digitale (@InnovazioneGov) January 20, 2021
C’è la volontà di proseguire su questa strada, nel nome della digitalizzazione del Paese. Al fine di rendere SPID ancor più diffuso, con la nuova Legge di Bilancio è stato stanziato un fondo da un milione di euro da destinare a iniziative per semplificarne e incentivarne l’utilizzo. Obiettivo del tutto simile è quello perseguito con il Servizio Civile Digitale che vedrà 1.000 giovani impegnati su tutto il territorio con il ruolo di “facilitatori digitali”, aiutando coloro che hanno meno confidenza con le nuove tecnologie affinché non rimangano esclusi dalle opportunità che offrono.
Ad oggi i gestori di identità abilitati all’erogazione della credenziale sono nove, ognuno con le proprie modalità: Aruba, InfoCert, Intesa ID, Lepida, Namiral ID, Poste ID, Sielte ID, SPID Italia e TIM ID.