Los Angeles (USA) – Si continuano a diffondere in rete gli screeners , film che provengono dall’interno degli studios o da registrazioni abusive e che da anni anticipano sul peer-to-peer o sul mercato nero l’uscita di titoli spesso di grande richiamo. Contro questo fenomeno gli studios americani della MPAA hanno alzato il tiro: ora promettono taglie contro i pirati delle sale.
Un accordo appena firmato in California dovrebbe consentire alla Motion Picture Association of America di venire a capo di uno dei propri malditesta più consistenti, quello causato da copie di film che circolano in rete o che sono vendute sul mercato nero e che sono realizzate con videoregistrazioni digitali abusive effettuate nelle sale.
Ma se ci sono importanti catene di cinema legate a doppio filo alla produzione cinematografica che pensano ad aggeggi ipertecnologici per impedire questo genere di abuso in sala (vedi Guarda il Cinema, lui guarda te ), MPAA ora intende dare un “incentivo” di 500 dollari agli operatori di sala che riescano a beccare sul fatto chi videoregistra i film. In California una legge voluta dagli studios già consente a qualunque spettatore di denunciare un’attività del genere, che viene considerata reato e che porta con sé sanzioni penali .
Va detto che soltanto nel 2003, ha spiegato MPAA, sono stati sequestrati dalle forze dell’ordine la bellezza di 52 milioni di DVD che erano realizzati con quelle videoregistrazioni e che hanno contribuito ad arricchire la malavita che spaccia quei prodotti abusivi sul mercato nero. Altri danni derivano dal fatto che questi DVD, negli USA come in Italia, raggiungono la distribuzione quando quei titoli sono ancora nelle sale.
La taglia disposta dalla MPAA contro i pirati delle sale arriva dopo che gli studios hanno già da tempo attivato misure drastiche per ridurre la possibilità che i film in produzione e in distribuzione arrivino sul mercato nero dall’interno del mondo del cinema.