Dinanzi alla corte distrettuale di San Francisco sta per iniziare uno dei più imbarazzanti processi di presunto spionaggio informatico degli ultimi anni. Oracle ha infatti citato a giudizio SAP , il gigante del business applications software , perché avrebbe violato il suo network e sottratto informazioni riguardanti i suoi prodotti.
La difesa minimizza, spiegando che una sussidiaria di SAP, TomorrowNow , avrebbe scaricato “in modo inappropriato” parti del software Oracle, senza peraltro violare proprietà intellettuali. Nel documento difensivo depositato in tribunale, si legge chiaramente che TomorrowNow – che fornisce anche servizi di supporto Oracle – era “autorizzata a scaricare materiale dal sito Oracle” a beneficio dei clienti.
“Anche un singolo download inappropriato è assolutamente inaccettabile, sotto ogni punto di vista. Siamo molto rammaricati per quello che è successo”, ha dichiarato Henning Kagermann, CEO di SAP. “Voglio rassicurare i nostri investitori, clienti, partner e dipendenti sul fatto che SAP considera molto seriamente ogni disattenzione nei confronti degli standard più alti, a prescindere da dove e a che livello si siano concretizzati”.
SAP, insomma, da un lato si cosparge di cenere la testa e dall’altro nega con fermezza violazioni ai danni della proprietà intellettuale Oracle. “Ciò che è stato scaricato da TomorrowNow è stato archiviato in un sistema separato. SAP non ha avuto modo di accedere alla proprietà intellettuale di Oracle via TomorrowNow”, ha ribadito SAP in un comunicato.
Oracle non sembra proprio pensarla così. A marzo ha dato fuoco alla miccia accusando direttamente SAP di esser penetrata nel suo sistema di supporto al cliente e di aver scaricato copie del suo codice proprietario – frutto dell’ acquisto di Peoplesoft . SAP e TomorrowNow, secondo l’accusa, si sarebbero macchiate di computer fraud and abuse , e altre violazioni per trarre un vantaggio economico volto a ridimensionare lo smacco tecnologico-finanziario dovuto a quell’operazione finanziaria.
Il tutto sarebbe provato attraverso i log del traffico in download. A novembre sono stati registrati più di 10mila scaricamenti realizzati da clienti con licenze in scadenza che Oracle considera illeciti. A distanza di poco tempo questi sono diventati clienti di TomorrowNow.
“Questo furto appare come facente parte, illegalmente, di una strategia di SAP ai danni di Oracle”, si legge sulla denuncia depositata in tribunale da Oracle. Forse si è trattato uno spiacevole accadimento. Intanto però, come riporta qualcuno, saranno cambiate le procedure operative e di formazione della sussidiaria TomorrowNow.
Dario d’Elia