Eppur si muove: Spirit, uno dei due rover costruiti dall’ente spaziale statunitense e spedito a spasso su Marte, ha ricominciato a percorrere alcuni timidi passi sul suolo del Pianeta Rosso. La scorsa settimana aveva avuto un piccolo blackout che lo aveva immobilizzato e che aveva compromesso la sua capacità di immagazzinare dati: a quanto pare, entrambi i problemi sarebbero stati risolti.
Dopo aver effettuato alcune verifiche all’accelerometro e al giroscopio presenti a bordo, i tecnici NASA hanno stabilito che mentre il secondo è in perfetta efficienza il primo, al contrario, mostrerebbe un errore sistematico di misura contenuto in circa 3 gradi. Quanto basta per mettere in difficoltà Spirit nell’orizzontarsi cercando il Sole, compito che gli era stato assegnato per effettuare un test e che aveva fallito, ma non per pregiudicare gli spostamenti: per questi ultimi il robot fa affidamento unicamente sul giroscopio.
Rimessosi in moto, Spirit ha percorso solo mezzo metro: davanti si è trovato un sasso troppo grosso da scavalcare, e dunque i suoi piloti dalla Terra hanno arrestato la sequenza e deciso di programmare un nuovo percorso per la settimana prossima. Il tutto, quindi, sembra essere tornato alla normalità, ivi compresa la registrazione dei dati: alcune informazioni della scorsa settimana sono andate perdute , ma al momento sembra che la procedura di riavvio a cui è stato sottoposto il rover abbia dato i risultati sperati.
Su Marte dal 2004, progettato per durare poco più di tre mesi, Spirit ora ricomincerà il suo regolare viaggio di esplorazione che dura da cinque anni. Tra i suoi compiti l’analisi del suolo marziano alla ricerca di acqua e materiali ferrosi, la verifica di alcune misurazioni effettuate dall’orbita e, infine, alcuni sondaggi volti a ricostruire l’evoluzione geologica del quarto pianeta del Sistema Solare.