Sarà bene fare il callo ad una pubblicità online sempre più invasiva, perché società come la YuMe Networks puntano a dare nuova linfa pubblicitaria anche al downloading video. La sua nuova piattaforma consente di aggiornare testi o grafiche pubblicitarie non solo sui contenuti video in streaming ma anche su quelli in downloading .
La startup californiana punta sulle ambizioni degli eserciti del marketing: editare i contenuti video con campagne in sovra-impressione, o spot fruibili all’inizio, durante e alla fine del file, aggiornandoli ogni volta che serva. Una personalizzazione capace, sostiene YuMe, di soddisfare ogni esigenza pubblicitaria, come sui media tradizionali.
“Possiamo rendere il modello pubblicitario basato sul download come quello streaming, così non vedrete mai più un spot vecchio”, ha dichiarato Jayant Kadambi, CEO e co-fondatore di YuMe. Inoltre, sempre secondo Kadambi, la nuova piattaforma permetterà di registrare il tempo di fruizione degli utenti prima dello “skipping” pubblicitario.
“YuMe potrebbe essere la prima a fornire questo genere di servizio, ma certamente non sarà l’ultima”, ha sostenuto Tim Hanlon, vice presidente della società di consulenza marketing Denuo , del Gruppo Publicis.”YuMe comunque rappresenta l’avanguardia del settore”.
Secondo David Hallerman, analista di eMarketer , il marketing online andrebbe considerato un neonato in confronto al resto del segmento, quindi è normale che tutti cerchino strade alternative per farsi largo. Le ultime stime di eMarketer indicano un “torta” sempre più golosa: entro il 2010, negli Stati Uniti, si dovrebbe passare dagli attuali 410 milioni di dollari di fatturato a quasi 2,9 miliardi di dollari.
“La soluzione YuMe è perfetta per BitTorrent “, ha sottolineato Eric Patterson, vice presidente dei servizi consumer dell’azienda. “Dall’inizio dell’anno sta lavorando direttamente con media company e major per distribuire film e show televisivi in completa legalità”. Fra qualche giorno, infatti, una parte della sua offerta sarà distribuita gratuitamente grazie alla soluzione pubblicitaria di YuMe – di solito ogni episodio di telefilm costa 1,99 dollari.
Si partirà con nove mini-campagne pubblicitarie da 15 secondi della Eidos Interactive – la nota software house specializzata in videogiochi. “Entro la fine dell’anno, però, speriamo di rendere totalmente gratuito tutto il nostro catalogo di telefilm sfruttando la pubblicità”, ha dichiarato Patterson.
“Si tratta solo di capire che genere di spot possano funzionare. Non credo che al momento la cosa sia troppo chiara. Comunque non si vedranno 8 minuti di spot per 20 minuti di TV. Questo non sarebbe tollerato dai consumatori”.
Dario d’Elia