In occasione della giornata di incontro con gli investitori che si è da poco conclusa, Spotify ha avuto modo di far presente il sorprendente aumento degli abbonati alla versione Premium (che si può sottoscrivere in vari modi, pure usando le carte in formato digitale in vendita su Amazon in vari tagli), ma ha anche e soprattutto affermato una bella novità che qualora dovesse effettivamente concretizzarsi andrebbe a portare la nota piattaforma ancora su un altro livello: concentrarsi sul mercato degli audiolibri.
Spotify: si punta sul mercato degli audiolibri
Andando più in dettaglio, Daniel Ek, il CEO di Spotify, ha dichiarato che a oggi il mercato dei libri vale 140 milioni di dollari circa e che in esso gli audiolibri contano per circa il 6-7%. Dove però questo genere di contenuti ottiene maggiore popolarità rappresenta circa il 50%. In più, la crescita della categoria è del 20% ogni anno. Per il CEO di Spotify, inoltre, l’industria degli audiolibri costituisce un’opportunità annuale da 70 miliardi di dollari.
Di conseguenza, anche Nir Zicherman, il capo della sezione audiolibri di Spotify, ha affermato che l’azienda intende mirare molto su tale segmento in quanto “rappresenta un’opportunità davvero unica”. L’espansione drastica su questo fronte avverrà in maniera naturale a partire dai prossimi mesi e introdurrà gli appassionati di musica e podcast ai contenuti in oggetto offrendo la possibilità di acquistare e ascoltare qualsiasi audiolibro direttamente tramite la piattaforma.
Sempre restando in tema di contenuti “alternativi”, è emerso che un terzo degli ascoltatori di Spotify si sintonizza sui podcast, per la precisione il 7% di tutte le ore di ascolto sulla piattaforma. Al riguardo, Dawn Ostroff, il chief content officer di Spotify, ha sottolineato che la società ha impegnato più di 1 miliardo di dollari nel podcasting, che la compagnia è ancora in modalità di investimento e che, dunque, intende puntare maggiormente su tale fronte, come era stato già dedotto da mosse pregresse.