Solo poche settimane fa, Opera ha lanciato ufficialmente l’ultima versione del suo popolare browser: Opera One R2. Il programma prevedeva un design migliorato, un migliore supporto al multitasking, più opzioni di personalizzazione e un’integrazione ancora maggiore dell’intelligenza artificiale proprietaria, Aria.
Oggi, il browser ha annunciato una nuova importante partnership. Opera ha appena siglato un’alleanza con uno dei pesi massimi dello streaming musicale: Spotify.
Spotify diventa il servizio di streaming predefinito di Opera
Spotify è diventato ufficialmente il servizio di streaming predefinito per il lettore musicale integrato di Opera One R2. Gli abbonati alla piattaforma potranno accedere alle loro playlist o ai podcast preferiti cliccando sull’icona di Spotify nella barra laterale. Non c’è bisogno di aprire il servizio in un’altra scheda o di ascoltare la musica dallo smartphone: si possono fare entrambe le cose senza lasciare il browser.
“Ai nostri utenti piace ascoltare musica e podcast mentre navigano. Con Spotify integrato nella barra laterale di Opera One, ora tutto è a portata di clic. Che si tratti di scrivere un documento, fare shopping o pianificare un viaggio, tutti possono godersi i propri contenuti audio preferiti senza interruzioni“, spiega Joanna Czaika, Product Director di Opera.
L’integrazione nativa di Spotify nel browser è accompagnata da una serie di utili funzioni. Ad esempio, il lettore riduce automaticamente il volume e mette in pausa la riproduzione se si riceve una chiamata su Skype, Microsoft Teams o Discord.
Secondo uno studio condotto da Opera, il 66% dei suoi utenti ascolta la musica sul telefono, anche quando lavora al computer. E all’89% piace l’idea di avere una soluzione che permetta loro di mantenere la musica accessibile senza doversi destreggiare tra schede, applicazioni o siti web. Immaginiamo che siano stati questi dati a spingere Opera a stringere questa partnership con Spotify.