Praticamente da sempre, i podcast sono contenuti che attraggono in modo particolare l’utenza e proprio per questo le aziende impegnate nella fruizione di contenuti audio in streaming stanno puntando parecchio su tale fronte. A dimostrare ciò è anche la recente acquisizione di Podsights e Chartable messa a segno da Spotify, che segue quella di Podz attuata a giugno dello scorso anno.
Spotify: ecco perché ha acquisito Podsights e Chartable
Podsights è un servizio che consente la misurazione della pubblicità nei podcast aiutando gli inserzionisti a valutare e scalare meglio i loro spot negli show, permettendo, dunque, di avere dati più dettagliati su chi ha fatto clic su un determinato annuncio e se dopo averlo fatto ha finalizzato un acquisto o comunque ha compiuto altre azioni.
Considerando il fatto che, secondo un recente sondaggio, la misurazione e l’attribuzione restano due delle maggiori sfide irrisolte per gli inserzionisti di podcast, Spotify conta di risolvere proprio questi punti con l’acquisizione di Podsights.
Chartable, invece, è una piattaforma di analisi dei podcast che offre la possibilità agli editori di conoscere e far aumentare il proprio pubblico mediante strumenti di attribuzione promozionale e comprensione degli utenti.
Con l’acquisto di Chartable, Spotify punta a migliorare la suite di strumenti di Megaphone, con i tool SmartLinks (degli URL condivisibili e tracciabili che indirizzano in automatico gli ascoltatori ai loro podcast, permettendo ai podcaster di tenere traccia sia dei clic sia dei download) e SmartPromos (che consente ai podcaster di vedere quali annunci stanno portando più download e misurare il successo delle loro campagne pubblicitarie).