Spotify ha annunciato il lancio ufficiale di “Greenroom“, la sua nuova funzione che definire come l’anti-Clubhouse sarebbe decisamente troppo riduttivo. Se per semplicità lo si può immaginare come un modo per rispondere ai canali audio dell’app più chiacchierata degli ultimi mesi, in realtà Greenroom è un’evoluzione naturale delle prospettive che Spotify aveva già precedentemente fissato per il proprio impegno nel mondo dei podcast.
Greenroom
Nasce tutto dall’acquisizione di Betty Labs nel mese di marzo, intravedendo nella loro “Locker Room” il profilo della giusta dimensione che si poteva immaginare per l’audio “live” sulla piattaforma. La Greenroom aprirà presto le porte in 135 Paesi, sia su iOS che su Android, ma fin da oggi Spotify è in cerca di “creator” (qui) che vogliano dare origine a nuovi canali che, sia in formato “live” che “podcast”, vogliano monetizzare la propria audience sulla piattaforma.
L’invito è esplicito: un apposito fondo sarà utilizzato da Spotify per consentire la remunerazione dei creator di maggior successo, incoraggiandone così l’impegno nella produzione. Gli altri utenti, nel frattempo, saranno liberi di aprire nuove “room”, unirsi a stanze già aperte, cercare argomenti di proprio interesse e trovare così un quantitativo crescente di contenuti sempre a disposizione. L’obiettivo è quello di creare un certo numero di punti di riferimento attorno a cui costruire l’audience del servizio, sorpassare a sinistra Clubhouse ed imporsi come il punto di riferimento fondamentale per il mondo del podcasting.
In questo momento l’app non risulta ancora disponibile in Italia, ma il rollout è iniziato soltanto in queste ore ed entro breve i download potranno dunque presumibilmente iniziare a fluire.