Spotify, dopo aver conquistato i suoi utenti con l’AI DJ, sta personalizzando sempre più l’esperienza di ascolto attraverso l’introduzione di altre funzionalità basate sull’intelligenza artificiale. Anche se in alcuni casi si tratta di miglioramenti impercettibili o di funzioni già esistenti, Spotify è determinata a rivoluzionare il settore dello streaming di musica e podcast, come ha già dimostrato negli anni passati. Infatti, alcuni dei progressi di Spotify grazie all’AI, come le liste giornaliere e le playlist generate dall’AI, sono più evidenti. Altre, sono invece più nascoste e si posizionano dietro le quinte della piattaforma. Tuttavia, alcune funzionalità di Spotify basate sull’AI non sono ancora disponibili in Italia. Pertanto, è necessario attendere il lancio ufficiale da parte dell’azienda per i nuovi aggiornamenti e per le funzionalità che sono già presenti in altre parti del mondo.
Le funzionalità AI di Spotify
Spotify, la piattaforma di streaming musicale più apprezzata dagli utenti, offre sia un servizio gratuito che un abbonamento premium. Entrambi permettono di godere, seppur in maniera differente, di una piattaforma intuitiva e semplice, personalizzata per ogni utente grazie all’integrazione delle funzionalità AI. Nella realtà, l’intelligenza artificiale su Spotify consente di ottenere una piattaforma personalizzata e di creare vere e proprie colonne sonore della giornata con le liste giornaliere, attraverso la funzione “Daylist”. Una funzione che grazie all’AI permette a Spotify di determinare i generi musicali ascoltati normalmente in momenti diversi della giornata e di creare, di conseguenza, playlist mirate per ogni momento.
La particolarità e la comodità di questa opzione risiedono nel fatto che la playlist giornaliera si aggiorna in momenti diversi durante il giorno, con la possibilità di vedere in anteprima il successivo aggiornamento nella parte superiore dello schermo. Le “Daylist” presentano canzoni sia conosciute che nuove, sempre in base al genere musicale preferito dall’utente. La funzione purtroppo non è ancora disponibili in Italia. Ma non solo la daylist, Spotify attraverso gli algoritmi in background tiene traccia dei podcast e dei brani ascoltati per consigliare musica o podcast simili, ai quali l’utente può accedere direttamente. In questo modo, Spotify permette di velocizzare il processo di ricerca e ascolto. Tutto questo è solo l’inizio: Spotify mira a utilizzare modelli linguistici di grandi dimensioni per migliorare ulteriormente i suggerimenti personalizzati per quanto riguarda i podcast e gli audiolibri, oltre la musica. In sintesi, Spotify sta costantemente lavorando per migliorare l’esperienza dell’utente e per rendere la scoperta di nuova musica e contenuti audio sempre più semplice e intuitiva.
La potenza dell’AI su Spotify
Ma sicuramente, oltre le particolari funzionalità AI più eclatanti, ciò che distingue questa piattaforma si trova alla base. Nonché nella possibilità di trovare un brano su Spotify anche senza il titolo completo, per merito dell’intelligenza artificiale.
La società di streaming utilizza il Natural Language Processing, un campo dell’AI che si basa sull’interpretazione e la comprensione del linguaggio naturale, che permette a Spotify di trovare il contenuto desiderato senza la necessità di digitare termini specifici. In sostanza, riesce a trovare i brani anche in caso di errori di battitura o in base alle parole presenti nei testi in fase di ricerca. Inoltre, non si parla solo di musica. La stessa funzionalità è applicabile anche ai podcast. Anche in questo caso, è possibile utilizzare termini correlati per trovare esattamente ciò che si desidera. In entrambi i casi, ciò che offre Spotify utilizzando il NLP è di fondamentale importanza. Soprattutto perché può capitare molto spesso di non ricordare esattamente il titolo del brano o del podcast e usare solo parole chiave per la ricerca.
Crea la tua playlist con l’AI di Spotify
Spotify permette da sempre di creare playlist personalizzate, ma presto arriverà la funzione AI. Infatti, l’azienda ha annunciato l’introduzione dell’intelligenza artificiale per generare le cosiddette “playlist AI”. Nell’effettivo sarà possibile utilizzare un semplice input di testo per ottenere la musica che più si preferisce.
In questo modo, Spotify genererà la playlist in pochi semplici passaggi, dopodiché i brani possono essere ascoltati e, se necessario, eliminati dalla playlist in base ai gusti dell’utente. Questa novità, prevista per fine mese, non sarà subito disponibile per tutti gli utenti. Per il momento è necessario attendere ulteriori informazioni ufficiali da parte dell’azienda. Nel frattempo, è possibile creare una playlist senza l’aiuto dell’AI semplicemente seguendo questi passaggi:
- Accedere a Spotify;
- Selezionare “La tua libreria” in basso;
- Selezionare il “+” in alto;
- Procedere su “Playlist”;
- Inserire il nome alla playlist;
- Procedere su “Crea”;
- Procedere su “Aggiungi a questa playlist”;
- Scegliere il brano;
- Selezionare il “+”;
- Continuare fino a creare la playlist personale.
In attesa dell’aggiornamento, è possibile creare sia la playlist personale che condivisa. Per farlo, basterà selezionare “Blend” dopo aver premuto il “+” vicino a “La tua libreria”.
L’intelligenza artificiale dietro le quinte di Spotify
La musica è indubbiamente la protagonista su Spotify, e l’intelligenza artificiale contribuisce a migliorare l’esperienza utente per la ricerca e l’ascolto. Ma cosa succede dietro le quinte? Come ogni piattaforma, Spotify affronta diverse sfide. Sebbene l’intelligenza artificiale sia utilizzata per offrire diverse funzionalità piacevoli per l’esperienza utente, svolge anche diverse funzioni essenziali in background. Ad esempio, segnala e rimuove rapidamente i contenuti offensivi per garantire la sicurezza degli utenti.
Inoltre, gli utenti hanno la possibilità di gestire alcune limitazioni in autonomia, attraverso l’utilizzo di filtri che limitano l’ascolto di musica o podcast con testi espliciti sulla piattaforma di Spotify. In questo modo, Spotify si impegna a creare un ambiente sicuro e personalizzato per ogni utente, garantendo al contempo un’esperienza di ascolto ottimale.