Durante la pandemia di COVID-19 abbiamo assistito al boom di piattaforme di streaming nuove e già conosciute, da Twitch a Clubhouse. Quest’ultima applicazione in particolare, disponibile inizialmente solo su iOS, ha conquistato il pubblico in poco tempo nel 2021, diventando il social network del momento e dando vita a una vera e propria corsa al rilascio di servizi analoghi da parte della concorrenza, tra cui Facebook, Twitter e Spotify.
Il loro lancio avvenne però troppo tardi, quando il trend era finito. Nonostante ciò, per diversi mesi – se non anni – gli sviluppatori hanno continuato a scommetterci, spesso arrivando infine alla decisione di chiudere definitivamente le loro app o funzionalità per concentrarsi su altre priorità. In queste ore, in particolare, è Spotify a chiudere l’app Spotify Live in quanto “non ha più senso come app autonoma”.
Spotify Live chiude, ma attenzione
Come riportato da TechCrunch e, originariamente, da Music Ally, la compagnia svedese ha infine deciso di portare l’app Spotify Live al suo tramonto, trasferendo i contenuti audio dal vivo all’interno dell’applicazione di streaming che tutti conosciamo e usiamo per musica e podcast.
La stessa Gayle Gaviola Moreau, portavoce dell’azienda, ha dichiarato:
“Dopo un periodo di sperimentazione e apprendimento su come gli utenti di Spotify interagiscono con i contenuti audio dal vivo, abbiamo preso la decisione di chiudere l’app Spotify Live. Crediamo che ci sia un futuro per le interazioni dal vivo tra fan e creatori nell’ecosistema Spotify; tuttavia, non ha più senso come app autonoma. […] Mentre l’app Spotify Live chiuderà completamente, continueremo a investire, innovare e sperimentare nuovi formati per creatori e ascoltatori di tutto il mondo.”
Nato inizialmente come Greenroom in seguito all’acquisizione di Betty Labs per 57 milioni di euro, il servizio solo audio firmato Spotify non è mai riuscito a riscuotere successo né come Greenroom, né come Spotify Live, tantomeno in seguito all’inserimento nell’app principale. Pertanto, la chiusura non è una sorpresa, bensì il destino che chiunque si aspettava.
Sarà interessante osservare, da oggi, come si evolveranno i medesimi contenuti all’interno dell’app utilizzata da milioni di utenti in tutto il mondo.