Dopo anni di rumor e di indiscrezioni, Spotify sembra finalmente pronta per lanciare il suo abbonamento premium dedicato agli audiofili: dovrebbe chiamarsi Lossless (e non Supremium come ipotizzato in passato). A fronte di una spesa extra, sarà possibile accedere allo streaming con qualità fino a 2.117 kbps. Per fare un paragone, al momento il limite è imposto a 320 kbps.
Cosa sappiamo sull’abbonamento Lossless di Spotify
A svelarlo sono alcuni screenshot dell’interfaccia di una nuova versione dell’app (1.2.36), trapelati su Reddit, uno dei quali riportato qui sotto. Tra le funzionalità esclusiva c’è anche quella che si occupa di eseguire un controllo di compatibilità con il dispositivo utilizzato per l’ascolto. Senza un hardware adeguato, in grado di riprodurre in alta fedeltà tutto lo spettro delle frequenze, sarebbe inutile. Questo vale sia per gli altoparlanti di smartphone, tablet, computer e speaker, sia per gli auricolari cablati o wireless.
Ci sono riferimenti anche al consumo del traffico dati. Sebbene comunque inferiore rispetto a quello dello streaming video, la musica in alta qualità può arrivare a bruciare fino a 15,9 MB per minuto al bitrate 2.117 kbps.
Dovrebbe essere previsto anche il supporto per i 24-bit/44.1kHz, attraverso il formato FLAC, ma solo per alcuni brani selezionati.
Rimane da capire a quale prezzo, Spotify offrirà il nuovo abbonamento premium Lossless. Sebbene siano in molti a chiederlo, con la volontà di ascoltare la loro musica preferita senza le limitazioni tipiche della compressione, il rincaro introdotto lo scorso anno ha fatto storcere il naso a tanti.
Restando in tema, nelle scorse settimane è trapelata l’ipotesi di poter assistere al lancio di una sottoscrizione economica dedicata riservata a chi è disposto ad accettare di rinunciare al catalogo di audiolibri, dunque solo con canzoni e podcast. Ancora, negli ultimi giorni qualcuno ha notato che agli utenti free (quelli che non mettono mano al portafogli, grazie alle inserzioni pubblicitarie) è impedito l’accesso alla consultazione dei testi per i brani riprodotti.