Spotify sembra aver trovato un nuovo modo per “incentivare”, si fa per dire, gli utenti gratuiti a sottoscrivere un abbonamento a pagamento: nascondere i testi delle canzoni. La notizia emerge da vari rapporti che citano post di utenti frustrati su Reddit, mentre l’azienda conferma silenziosamente il cambiamento senza rilasciare una dichiarazione ufficiale.
La risposta ambigua da parte di Spotify
In risposta alle richieste di chiarimenti da parte di TechCrunch, Spotify ha semplicemente dichiarato che le caratteristiche della piattaforma possono variare nel tempo, tra i mercati e tra i dispositivi. Questa risposta suggerisce che la modifica ai testi potrebbe essere più di un semplice test, ma l’azienda non sembra ancora pronta a fare un annuncio ufficiale sui mercati interessati.
Già lo scorso autunno, Spotify era stata avvistata mentre bloccava i testi per gli utenti non paganti, mostrando un messaggio che recitava: “Goditi i testi su Spotify Premium“. All’epoca, un portavoce dell’azienda aveva chiarito che si trattava solo di un test limitato a un numero ristretto di utenti in un paio di mercati.
Ora, però, Spotify non si riferisce più ai cambiamenti come a un test, anche se non ha ancora annunciato ufficialmente che i testi sono diventati una funzionalità disponibile solo per gli abbonati Premium.
Un tentativo di spingere gli utenti verso l’abbonamento Premium
Sebbene Spotify non abbia fornito ulteriori dettagli sul motivo di questa decisione, appare chiaro che si tratti di un modo per spingere l’abbonamento Premium. Nonostante l’azienda abbia raggiunto più di 600 milioni di utenti attivi mensili e oltre 236 milioni di abbonati a pagamento nell’ultimo trimestre, i ricavi trimestrali hanno disatteso le aspettative degli analisti.
Resta da vedere se il blocco dei testi spingerà effettivamente più persone ad abbonarsi. I testi delle canzoni sono facilmente reperibili e gratuiti sul web e in altre applicazioni che funzionano insieme a Spotify, come Shazam o Musixmatch. Gli utenti potrebbero quindi optare per utilizzare queste alternative invece di sottoscrivere un abbonamento premium.
La mossa di Spotify è un chiaro tentativo di aumentare le entrate e il numero di abbonati a pagamento, ma l’impatto effettivo di questa strategia rimane incerto. Solo il tempo potrà dire se nascondere i testi delle canzoni dietro un paywall è stata una scelta vincente per il colosso dello streaming musicale.