Spotify ha annunciato che gli utenti Android possono utilizzare il suo sistema di pagamento in oltre 140 paesi. La funzionalità denominata User Choice Billing (UCB) era stata introdotta nel mese di marzo 2022 e offerta in 35 mercati dal mese di novembre 2022. La software house svedese ha inoltre comunicato di aver superato i 200 milioni di abbonati.
Spotify: record di abbonati e pagamenti alternativo
In base ai dati relativi al quarto trimestre 2022, Spotify ha raggiunto i 205 milioni di abbonati (+14% rispetto allo stesso periodo del 2022) e 489 milioni di utenti attivi al mese (+20%). La software house svedese ha registrato entrate per 3,17 miliardi di euro (+18%), mentre le perdite ammontano a 231 milioni di euro, inferiori ai 300 milioni previsti.
Le spese operative sono aumentate del 44% in un anno, soprattutto a causa dell’incremento dei costi del personale. Ecco perché il CEO Daniel Ek ha annunciato modifiche organizzative e il licenziamento di circa 600 dipendenti, pari al 6% della forza lavoro. Mentre è ancora in corso lo scontro con Apple (recentemente è stato inviato un sollecito alla Commissione europea), ci sono importanti novità per gli utenti Android.
Il test pilota della funzionalità User Choice Billing è stato esteso ad oltre 140 paesi. Spotify non ha pubblicato un elenco dettagliato, ma il numero è circa il 76% del totale (184 mercati nel mondo). Gli utenti possono sottoscrivere l’abbonamento Premium utilizzando il sistema di pagamento di Spotify in alternativa a quello di Google. La software house otterrà così uno sconto del 4% sulla commissione da versare all’azienda di Mountain View.
Per quanto riguarda il primo trimestre 2023, Spotify prevede 207 milioni di abbonati, 500 milioni di utenti attivi mensili, entrate per 3,1 miliardi di euro e perdite per 194 milioni di euro.