Per Spotify, sul fronte privacy, non si preannuncia un periodo propriamente roseo, almeno stando a quanto emerso nelle ultime ore. È infatti notizia recente quella che il colosso dello streaming musicale ha reso pubbliche le playlist private degli utenti senza esplicito consenso.
Spotify: playlist pubbliche senza consenso
Le segnalazioni al riguardo sono avvenute in special modo su Twitter. Ad esempio, William Devereux, Project Manager di Microsoft Edge , ha scritto “Apparentemente @SpotifyUSA ha silenziosamente reso pubbliche tutte le mie playlist private senza il mio consenso. Lo stesso è successo anche a mia moglie” e ancora “Questa è una violazione della privacy assolutamente inaccettabile. Qualcun altro ha notato che è successo di recente? Non ho modificato alcuna impostazione sulla privacy”.
Da tenere però presente che già a marzo alcuni utenti avevano iniziato a segnalare l’anomalia sul forum di Spotify. In quel periodo, un utente aveva teorizzato che la cosa fosse derivante non da un cambiamento delle impostazioni effettive delle playlist, ma dal fatto che prima queste venivano suddivise come private e pubbliche, mentre adesso appartenevano tutte alla seconda categoria, visto e considerando che in precedenza non erano effettivamente private, in quanto potevano essere condivise attraverso un link.
Nonostante ciò, gli utenti Spotify insistono sul fatto che le loro playlist sono state inizialmente contrassegnate come private quando create e sono poi state inspiegabilmente rese pubbliche a loro insaputa e senza autorizzazione alcuna.
In risposta ai fatti di marzo, un moderatore di Spotify ha dichiarato: “Spotify non apporta tali modifiche di massa e non pasticcerà con le impostazioni della tua collezione/account personale a meno che tu non lo abbia richiesto esplicitamente…”. La speranza è quella di ricever maggiori chiarimenti nei giorni a venire.