Spotify, nel corso di un evento a New York, ha annunciato una serie di novità succulente per gli inserzionisti: il lancio di Spotify Ad Exchange e gli annunci pubblicitari generati con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.
Spotify introduce la pubblicità con l’AI e le aste in tempo reale
Con Spotify Ad Exchange, gli spot non saranno più casuali. Gli inserzionisti si contenderanno all’asta e in tempo reale gli spazi tra le nostre canzoni preferite. Per noi significa pubblicità fin troppo pertinenti – quegli annunci saranno mostrati in base a criteri specifici, come interessi, comportamenti di ascolto e dati demografici.
Spotify inoltre integrerà l’intelligenza artificiale per la creazione degli annunci pubblicitari. I marketer potranno utilizzare gli strumenti AI per generare script e voiceover per le loro pubblicità audio, direttamente dal Spotify Ads Manager. E il bello è che l’uso di questi tool non comporterà costi aggiuntivi per gli inserzionisti.
Del resto, Spotify non è nuova agli strumenti AI. Qualche mese fa, infatti, ha introdotto anche gli audiolibri narrati con la tecnologia di sintesi vocale sviluppata da ElevenLabs.
La Gen Z nel mirino di Spotify
Spotify ha presentato queste novità come un modo per raggiungere la tanto ambita Gen Z, che accede al servizio di streaming durante tutto il giorno, non solo quando interagisce attivamente con l’app. È chiaro che per i brand è un’occasione veramente ghiotta. Con oltre 251 milioni di utenti Gen Z sulla piattaforma, il potenziale è enorme.
Gli strumenti AI e Spotify Ad Exchange saranno disponibili in diversi paesi tra cui Stati Uniti, Canada, Europa, Australia, Nuova Zelanda, India, Singapore, Brasile e Messico.