Gli utenti britannici di Spotify stanno per accedere a una nuova categoria di contenuti che si aggiunge alla libreria esistente di canzoni, podcast e audiolibri: i corsi online. L’azienda ha lanciato un innovativo esperimento che vedrà lezioni basate su video di BBC Maestro, Skillshare, Thinkific e PlayVirtuoso rese disponibili tramite le app di Spotify su mobile e desktop. Attualmente, l’esperimento è limitato al Regno Unito e non vi sono garanzie di un lancio più ampio e permanente.
L’intuizione di Spotify: l’istruzione attraverso i podcast
Sebbene i corsi online, specialmente quelli basati su video, possano sembrare una scelta insolita per un servizio noto principalmente per la musica e altri contenuti audio, il direttore di prodotto Mohit Jitani ha sottolineato che le persone si rivolgono già a Spotify per l’istruzione grazie ad alcuni podcast. Questa tendenza ha spinto l’azienda a sperimentare l’offerta di altri contenuti educativi. Secondo un comunicato stampa di Spotify, circa la metà dei suoi abbonati Premium ha partecipato a podcast a tema educativo o di auto-aiuto.
La proposta di Spotify ai fornitori di corsi non si limita ad aiutarli a raggiungere un pubblico più ampio, ma mira anche a indirizzare più efficacemente i potenziali clienti in base alle loro abitudini di ascolto. Il servizio di streaming offre corsi suddivisi in quattro categorie: make music, get creative, learn business, and healthy life (fare musica, essere creativi, avviare un business e vita sana).
Nelle app mobili di Spotify, i corsi sono accessibili da una nuova icona a forma di pillola nella parte superiore della schermata iniziale, oltre che attraverso le interfacce di ricerca e di navigazione del servizio. La scelta di inserire i corsi nella stessa app che già ospita musica, podcast e audiolibri è stata dettata sia da ragioni di comodità per gli utenti, sia per incoraggiarli a completare i corsi quando aprono l’app principale di Spotify.
Un modello freemium per l’accesso ai corsi
Spotify offre corsi attraverso un modello freemium, simile a quello utilizzato per il lancio degli audiolibri. Gli abbonati, sia gratuiti che premium, possono accedere gratuitamente ad almeno due lezioni video per corso, ma dovranno pagare una tariffa per accedere al corso completo. I corsi sono costituiti da una serie di video, che possono essere ascoltati anche a schermo spento per un’esperienza solo audio, e possono includere materiali supplementari come i PDF.
A causa delle commissioni di transazione di Apple e Google, gli utenti non possono acquistare l’accesso completo ai corsi direttamente nell’app. Su Android, gli acquisti avvengono via e-mail, mentre su iOS gli utenti devono accedere all’interfaccia web di Spotify per effettuare l’acquisto. Spotify percepisce una commissione sui corsi venduti attraverso la sua piattaforma, ma non ha rivelato la percentuale applicata ai fornitori di corsi. Per quanto riguarda la moderazione, i corsi dovranno rispettare le politiche della piattaforma e Spotify offrirà un meccanismo di segnalazione per i contenuti che violano le regole del servizio.
L’apprendimento nel livello di abbonamento “Supremium”
Sebbene al momento i contenuti dei corsi siano solo un test, è interessante ipotizzare come l’apprendimento potrebbe rientrare nel vociferato livello di abbonamento “Supremium” di Spotify. L’azienda sta valutando di abbinare l’accesso allo streaming in qualità lossless a funzioni aggiuntive come più ore di ascolto di audiolibri, strumenti di mixaggio avanzati e più opzioni di filtraggio dei brani. L’accesso ai corsi online potrebbe essere offerto come ulteriore incentivo per convincere le persone a fare l’upgrade del proprio abbonamento.