A maggio, Spotify ha iniziato a nascondere i testi delle canzoni a chi non ha sottoscritto un abbonamento premium. Per gli utenti free, quelli che già accettano di ascoltare inserzioni pubblicitarie e alcune limitazioni in termini di funzionalità, l’accesso alle lyrics era limitato a un massimo di tre brani al mese. A quanto pare, i feedback raccolti non sono stati positivi (non era difficile da immaginare), tanto da spingere la società a un dietrofront.
Testi delle canzoni anche per gli utenti free di Spotify
La conferma è stata affidata da un portavoce della società alla redazione del sito Engadget, con la dichiarazione che riportiamo di seguito in forma tradotta. Di fatto, quanto accaduto è stato etichettato come un test che non ha restituito i feedback sperati.
In Spotify, eseguiamo test di continuo. Ciò significa che la disponibilità delle nostre funzionalità può variare a seconda dei piani e tra i mercati o tra i dispositivi. Entro le prossime settimane, estenderemo la disponibilità dei testi agli utenti gratuiti, così che più persone, a livello globale, possano divertirsi a visualizzarli.
Queste, invece, le parole di Daniel Ek, cofondatore e CEO della piattaforma. Fa riferimento a non meglio precisati miglioramenti
in arrivo più avanti.
Stiamo dando priorità ai miglioramenti nella nostra gamma di prodotti gratuiti, sulla base delle prestazioni attuali in alcuni mercati. Ulteriori miglioramenti aggiuntivi saranno integrati nella nostra esperienza gratuita entro i prossimi mesi.
Fa parte della strategia per il futuro di Spotify anche il lancio di nuovi piani. Uno è quello battezzato Basic e avvistato a fine giugno, al momento riservato in esclusiva agli Stati Uniti, che non include gli audiolibri. L’altro è invece Deluxe, con audio in alta definizione, senza compressione e arricchito da funzionalità avanzate (alcune delle quali basate sull’intelligenza artificiale), proposto a un prezzo superiore rispetto a quello delle formule attuali.