Ad annunciarne la quasi ufficialità è stato un articolo apparso tra le pagine online di All Things Digital : il servizio di streaming Spotify sarebbe ormai ad un passo dal definitivo accordo di distribuzione con l’etichetta britannica EMI Music .
Un patto che si andrebbe ad aggiungere a quello già stipulato con l’altra grande sorella del disco Sony Music, nell’ottica del tanto atteso lancio di Spotify in terra statunitense. I tempi del suo sbarco dall’altro lato dell’Atlantico sono tuttora avvolti nell’ombra.
C’è chi ha però sottolineato come Spotify abbia bisogno di una terza major per assicurarsi un buon seguito di utenti in terra statunitense. EMI e Sony Music sono attualmente detentrici di una fetta minore – 37 per cento – del mercato della musica digitale.
In attesa di Spotify, il mercato a stelle e strisce ha recentemente abbracciato i servizi di Sony Music Unlimited , già attivi nel Regno Unito e in altri paesi d’Europa. L’ascolto in streaming in the cloud garantito dal gigante nipponico avrà due possibilità d’abbonamento.
Il primo , definito basic, permetterà all’utente di ascoltare vari canali radio personalizzabili al prezzo mensile di 4 dollari. Il secondo, definito premium, offrirà l’accesso a 6 milioni di brani per circa 10 dollari al mese .
Mauro Vecchio