Con l’obiettivo dichiarato di affermarsi come la piattaforma di podcast professionale più avanzata
tra quelle disponibili sul mercato, oggi Spreaker annuncia di aver reso gratis i propri strumenti, anche quelli più evoluti e finora proposti esclusivamente attraverso una formula di abbonamento premium. La mossa può essere interpretata come una mano tesa ai creator, che ora possono sfruttarne appieno le potenzialità, a costo zero.
Spreaker diventa gratis: rivoluzione per i podcast?
Il modello di business adottato, legato a doppio filo al mercato del digital audio advertising, ha permesso fin qui di distribuire ricavi generati dalla pubblicità a centinaia di migliaia di podcaster in tutto il mondo. Riportiamo di seguito le parole di Francesco Baschieri, CEO e co-fondatore di Spreaker.
Nonostante sempre più piattaforme di contenuti richiedano un abbonamento, sono convinto che il podcasting dovrebbe essere accessibile a tutti i creator. Ecco perché abbiamo scelto di offrire gratuitamente a tutti i podcaster la nostra tecnologia unica, applicata a funzioni come la monetizzazione e
l’archiviazione audio illimitata.
Nel comunicato giunto in redazione si legge che L’approccio innovativo di Spreaker alla tecnologia che garantisce la qualità degli annunci ha permesso alla piattaforma di aprire la monetizzazione a tutti gli utenti, senza sacrificare la qualità o l’efficienza
. In campo ora una nuova strategia per l’affermazione in un ambito che, cresciuto in modo esponenziale durante gli ultimi anni, ora sta attraversando un periodo di assestamento.
Spreaker nasce in Italia nell’ormai lontano 2009. Negli anni scorsi, quando l’interesse nei confronti dei podcast ha iniziato ad avvertirsi a livello globale, è avvenuta la fusione con la newyorkese Voxnest (più precisamente nel 2018). Poi l’acquisizione da parte di iHeartMedia, realtà statunitense quotata al NASDAQ che la controlla ancora oggi. Per l’iscrizione è sufficiente visitare il sito ufficiale.