New York (USA) – L’annosa caccia allo spyware negli Stati Uniti si è concretizzata nelle scorse ore, quando a tre società dedite alla diffusione di questi software è stato intimato di fermare le proprie attività, considerate illecite e gravide di conseguenze per gli utenti.
Con un annuncio della Federal Trade Commission statunitense si è appreso che i beni di Enternet Media Inc, Conspy&Co e Iwebtunes sono congelati e non potranno essere venduti o acquisiti fino alla fine del procedimento giudiziario che proprio la Commissione ha promosso presso un tribunale californiano.
In particolare, si è appreso, le tre società erano dedite ad infilare quei programmini commerciali nascosti in suonerie , file musicali, applicativi per l’ascolto di musica e via dicendo: installando quei software, l’utente si ritrovava sul computer anche lo spyware, la cui presenza non era in alcun modo dichiarata nelle licenze di utilizzo di quel software.
Stando a quanto riferito in tribunale, quegli spyware monitoravano le attività web degli utenti, fornendo loro un gran numero di popup pubblicitari e ridirigendo la loro navigazione sulle home page di prodotti commercializzati dagli autori dello spyware. Azioni del tutto tipiche di questo genere di software, molto meno tipico è invece che gli ideatori e diffusori di questa immondizia digitale vengano ora chiamati alla sbarra.
Le indagini non sono state facili, stando agli esperti della Commissione, che si sono avvalsi della collaborazione di alcune società, tra cui Google, Microsoft e Webroot. Difficile invece dire a quali pene potranno essere condannati i responsabili di questo giro di spyware se la loro condanna verrà confermata alla fine del procedimento. Per ora, infatti, giace ancora al Congresso una proposta di legge ad hoc che può portare, in casi come questi, a pesanti sanzioni economiche e persino al carcere, una bozza di normativa che sembra però ancora ben lungi dal tradursi in legge.