Gli SSD con interfaccia PCIe 5.0, disponibili da non molto tempo sul mercato, sfruttano dissipatori attivi e non, ma vi sono pure proposte che non hanno direttamente alcun sistema di raffreddamento, come il Corsair MP700, una scelta fatta probabilmente perché ormai quasi tutte le motherboard dispongono di un heatsink dedicato agli SSD M.2. Se però manca anche quest’ultimo possono verificarsi non pochi problemi di surriscaldamento.
SSD PCIe 5.0: malfunzionamenti senza dissipatore
I recenti test condotti da Phoronix e TechPowerUp hanno infatti messo in evidenza che quando l’SSD viene impegnato anche in maniera non troppo intensa può manifestare malfunzionamenti.
Andando più in dettaglio, a causa dell’elevata temperatura raggiunta sono stati rilevati errori di file system su Linux e spegnimenti termici vari, tutto ciò in pochi minuti di attività. Il meccanismo di throttling, che dovrebbe salvaguardare l’operatività dell’unità abbassandone le prestazioni in base alla temperatura, sembra quindi non funzionare come deve.
Da notare che gli SSD PCIe 5.0 in commercio sono capaci di toccare prestazioni in lettura e scrittura sequenziale intorno ai 10 GB/s, ma la specifica consente di arrivare pure oltre. Gli SSD come l’MP700 di Corsair consumano più di 10W e ciò porta a un incremento delle temperature.
Phison, il progettista del controller dell’SSD di casa Corsair oggetto dell’attenzione, ha esaminato i report delle due testate, riconoscendo nel firmware il problema riscontrato nelle recensioni dei prodotti che utilizzano il controller PS5026-E26. Ha dichiarato di aver preso in seria considerazione la questione e di voler cercare di risolvere il prima possibile, ma ha fatto altresì presente che è sempre necessario sfruttare un dissipatore di qualche tipo.
Riportiamo di seguito, in forma tradotta, parte della dichiarazione al riguardo rilasciata.
I nostri team che sviluppano i firmware hanno già isolato il problema e apportato le modifiche necessarie alla curva di throttling termico a poche ore dalla segnalazione. Tuttavia, il nuovo firmware deve essere sottoposto al rigoroso processo di convalida di Phison prima che i nostri partner possano rilasciarlo ai clienti. I nostri partner lo notificheranno agli utenti finali non appena l’aggiornamento convalidato sarà disponibile.