Settimana piuttosto “drammatica” per le startup che sviluppano modelli di intelligenza artificiale generativa. Dopo il passaggio a Microsoft di due co-fondatori di Inflection AI è arrivata un’altra sorpresa. Stability AI ha annunciato le dimissioni del fondatore Emad Mostaque da ruolo di CEO e dal consiglio di amministrazione.
Mostaque vuole creare un’IA decentralizzata
Nel comunicato stampa è scritto che Mostaque vuole creare un’intelligenza artificiale decentralizzata. In una serie di post su X, il fondatore di Stability AI ha dichiarato che non è possibile battere un’IA centralizzata con più IA centralizzate, quindi è necessaria una governance distribuita e maggiore trasparenza.
Mostaque ha lasciato il ruolo di CEO e il consiglio di amministrazione, ma ha sottolineato che possiede la maggioranza delle azioni, quindi ha ancora il controllo dell’azienda. Stability AI cercherà ora un nuovo CEO a tempo pieno. Nel frattempo sono stati nominati due CEO ad interim, ovvero Shan Shan Wong (Chief Operating Officer) e Christian Laforte (Chief Technology Officer).
Dal comunicato stampa si può intuire il motivo per cui Mostaque ha rassegnato le dimissioni. Il Presidente del consiglio di amministrazione (Jim O’Shaughnessy) scrive che la missione è commercializzare i prodotti di intelligenza artificiale generativa. L’ex CEO vuole invece che l’IA sia open e decentralizzata.
Probabilmente le dimissioni sono state anche “suggerite” dagli investitori. Secondo Bloomberg, la startup spende circa 8 milioni di dollari al mese e non riesce a trovare altri finanziamenti. Negli ultimi mesi, Stability AI ha perso diversi ricercatori, tra cui tre dei cinque sviluppatori del modello Stable Diffusion (la terza versione è stata annunciata il 22 febbraio).
Getty Images ha presentato una denuncia contro l’azienda britannica per l’uso non autorizzato delle sue immagini nei dati di addestramento dei modelli. Midjourney ha recentemente bloccato l’accesso a tutti i dipendenti di Stability AI, in quanto avrebbero effettuato lo scraping di prompt e immagini, causando l’interruzione del servizio.