Il cloud gaming secondo Google ha un nome: Stadia. Ieri la presentazione ufficiale del servizio, andata in scena a San Francisco con un keynote ospitato dalla Game Developers Conference 2019. Il debutto avverrà invece più avanti, entro la fine dell’anno. Per giocare in streaming non serviranno console, né dispositivi dedicati, ma ci si affiderà ai server dell’infrastruttura allestita da bigG.
Il data center è la vostra piattaforma.
Stadia: l’infrastruttura cloud
Durante l’annuncio, Majd Bakar, VP di Project Stream, ha confermato la partnership siglata dal gruppo di Mountain View con AMD per mettere a punto un’architettura in grado di offrire agli utenti di Stadia prestazioni all’altezza delle aspettative. Ogni istanza della piattaforma sarà in grado di erogare 10,7 teraflops di potenza, più di quanto si ottiene sommando quella delle due console più evolute oggi in commercio: PlayStation 4 Pro (4,2 teraflops) e Xbox One X (6 teraflops). È bene precisare che questo non si tradurrà automaticamente in “giochi migliori”, almeno finché sviluppatori e software house non si dimostreranno in grado di spremere a fondo le potenzialità dell’infrastruttura.
Questo è reso possibile dall’impiego di CPU e GPU custom. Lato software la piattaforma farà affidamento su sistema operativo Debian (Linux) e API Vulkan. Di seguito le specifiche finora rese note:
- CPU x86 custom da 2,70 GHz hyper-threaded con AVX2 SIMD e 9,5 MB di cache L2+L3;
- GPU AMD custom con memoria HBM2 e 56 compute unit;
- 16 GB di RAM con performance fino a 484 GB/s;
- cloud storage SSD.
Stadia: 4K, 60 fps e HDR
Una configurazione sufficiente per garantire il supporto alla risoluzione 4K, un framerate ancorato a 60 fps e il supporto alla modalità HDR, senza dover disporre in locale di un hardware dedicato come quello delle console o dei PC per il gaming.
Ciò che è richiesto al giocatore è una buona connessione Internet, non solo in termini di velocità (25 Mbps durante la fase di test), ma anche e soprattutto per quanto riguarda il ping. Una latenza ridotta al minimo sarà di fondamentale importanza per assicurarsi che non si verifichino ritardi nella comunicazione con i server.