Da qualche giorno siamo a conoscenza dei requisiti necessari, in termini di connessione, per comunicare con i server di Stadia: serviranno almeno 10 Mbps per giocare a risoluzione 720p, 20 Mbps per spingersi a 1080p e 35 Mbps se si vuol godere della definizione 4K, quest’ultima riservata in esclusiva a coloro che sceglieranno di abbonarsi alla formula Pro del servizio, con una spesa mensile di 9,99 euro.
Stadia, tra interesse e connessioni
La redazione del sito Eurogamer ha condotto un sondaggio sul territorio UK in collaborazione con il portale Broadband Genie, chiamando all’appello circa 3.100 persone e chiedendo loro un parere sulle novità che Google e altri protagonisti del mondo videoludico stanno per introdurre nel settore del cloud gaming. Il 21% dei chiamati in causa dichiara di essere interessato alle piattaforme di gioco in streaming, il 17% non ha intenzione di metterne alla prova le potenzialità e il restante 62% ancora non ha deciso.
Ancor più interessante, tra questi 2.138 hanno eseguito uno speed test per valutare se la loro connessione è in grado di offrire prestazioni sufficienti a garantire un’esperienza di gameplay soddisfacente: il 10% dovrà accontentarsi dei 720p, il 12% potrà spingersi fino ai 1080p, mentre il 71% degli intervistati britannici già dispone di una linea in grado di gestire con disinvoltura il formato 4K. Per il 7% invece non c’è nulla da fare, poiché la velocità non arriva a 10 Mbps.
Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un articolo dedicato al traffico consumato da Stadia per la continua comunicazione tra il dispositivo utilizzato in locale e i server dei data center. Una mole di dati importante: 4,5 GB/ora a 720p, 9 GB/ora a 1080p e 15,75 GB/ora in 4K.
Se la prospettiva di poter accedere a un catalogo di titoli AAA in streaming è di certo allettante, in molti si troveranno a dover fare i conti con fattori e limiti di stampo tecnico e tecnologico: la già citata velocità della linea impiegata, ma anche la latenza. Forse per questo Google ha deciso di offrire, al fianco della formula Pro del servizio, un’alternativa free, così da consentire ai giocatori di capire se il cloud gaming fa al caso loro oppure se per il momento ancora devono affidarsi ai più tradizionali PC e console.